martedì 27 aprile 2010

ON Special: Lunedì di stagione 26 Aprile

Non ci sono più le mezze stagioni: è questo il nome del secondo Evento organizzato dallo staff dell'Open Baladin. Dopo le birre estreme della Brewdog, questa serata è all'insegna delle birre di stile belga Saison, e vede come ospite principale dal Belgio i Mastri birrai della Brasserie De Jandrain-Jandrenouille

Eccoli lì davanti. Alle 20, puntuali (o quasi). La DS al gran completo si ritrova nuovamente all'Open Baladin, questa volta per degustare Saison. E insieme a loro, nei panni di avventori qualunque, ci sono anche Serg(h)io (che un cartello in bella mostra fuori dall'Open invita a non partecipare all'Evento..), Julio e il Re Magio. Nell'attesa che la serata cominci, uno sguardo veloce alle linee presenti unito alla professionalità dei 4+1 fa sì che arrivi a Francesca l'ordinazione di 5 Matthias (Maiella, 6%). Bionda al frumento, torbida e corposa, dolce con sentori di miele e banana, la Matthias inganna l'attesa della Society, che è stata accolta al tavolo con un 'segnaposto' molto particolare: c'è scritto 'Open Night', ma di cosa stupirsi?!

Leonardo del Borgo prende il microfono e richiama all'attenzione gli ospiti in sala, si comincia: conduce la serata Giaguarino, docente Slow Food.
Giagua ci spiega brevemente cosa sono le Saison: birre in principio nate e prodotte nella regione belga della Vallona. Birre stagionali, come suggerito dal nome, prodotte nei mesi primaverili o estivi, leggere come gradazione e speziate, in particolar modo dal lievito. Poi col tempo la gradazione si è alzata, fino anche ai 7 gradi alcolici, e miscele tra annate diverse o blend con dei Lambic sono state proposte.

Gli Ospiti belgi presentano la IV Saison, dove impiegano 4 differenti tipi di luppolo, 3 dei quali aromatici. Il risultato è una birra con uno spiccato carattere luppolato americano ma equilibrata. Si potrebbe affermare che sia un 'anello' di congiunzione tra le tipiche Saison e le IPA.
Non manca Baladin che presenta la Wayan, Saison aromatizzata da ben 16 ingredienti diversi: 5 cereali, 9 spezie e lieviti. Il tocco 'Baladin' nel tipico gusto belga si sente; al naso arriva dolce grazie alla presenza dei cereali, al palato è equilibrata con note agrumate e pepate.

Terza birra e si torna al 'classico' della Saison Dupont, della Brasserie belga che porta lo stesso nome. Qui non si fa uso alcuno di spezie, non ci sono i 'modaioli' luppoli americani, ma l'aromatizzazione è data esclusivamente da luppoli tedeschi. E' una saison vecchio stile, dove il processo di fermentazione arriva fino ai 30°. L'impiego del luppolo è praticamente limitato a dare un tocco di amaro e preservare la birra favorendone la conservazione.
Dal Belgio si torna in Italia, con Turan, giovane birrificio della Tuscia che già si è fatto notare e apprezzare all' Italia Beer Festival. Già in quell'occasione la DS ha potuto assaggiare l'audace Ooops! riproposta anche questa sera. I ragazzi di Turan sono dei giocatori di azzardo e la loro fiche prende il nome di cardamomo. Questa spezia, croce e delizia dei Mastri birrai, richiede un utilizzo preciso, chirurgico, e in Turan hanno la 'mano ferma'. Cardamomo, 4 malti di quelli tipicamente impiegati nella produzione di Pale Ale, 6 luppoli (2 americani, uno leggermente in 'dry hopping'): la Ooops! arriva amara per poi essere immediatamente sovrastata dai profumi e dal sapore del cardamomo, con note di ginepro. Promozione a pieni voti per Turan!

La serata si conclude (si conclude?) con la Reale V Anniversario, che come ci stava spiegando Leo del Borgo, ogni anno viene prodotta una edizione speciale della Reale, e ogni anno ci troviamo difronte a una birra diversa dalla precedente. La DS pensa già alla collezione, ma trovare le prime edizioni è davvero complicato.. Più facile sicuramente è ordinare un'altra spina, e sulle ali della tanto decantata Panil Ambree dal nostro Paper Chif, la DS sceglie la Panil Barric Sour (Torrechiara, 8%): color tonaca di frate, vinosa al naso, è una belgian ale dal sapore acidulo. Sulle prime ci fa pensare a una lambic, ma è sicuramente più amabile.
L'Open Night Special finisce qui: la DS saluta i vari Serg(h)io, Julio, Re Magio, Fra Tac, Francesca e Paolo e decide che si è proprio meritata un bel kebab..

venerdì 23 aprile 2010

Tredicesima serata, giovedì 22 aprile

L'unione fa la forza. Torna Paper, la DS degusta due birre, fa un'Exception, un bis e poi esce, dalla porta sul retro. Back Door Bitter Regna


“Poiché il tempo non è una persona che potremo raggiungere sulla strada quando se ne sarà andata, onoriamolo con letizia e allegrezza di spirito quando ci passa accanto”. Come si fa a non essere d'accordo con Goethe? Come due tessere contigue di un puzzle, la sentenza sopra riportata si sposa con la risposta che i Quattro più Uno danno sempre agli amici che chiedono strabiliati: “Com'è possibile? Come fate ad essere così continui? Come riuscite a presentarvi all'Open Baladin una volta a settimana, senza interruzioni?”. Morale della favola? Goethe pensava alla DS. È palese. È fuori discussione. È regolare. È 0,3.


GIALLO-PAPER - Perché non aspettarseli, ormai. Perché non attendere che facciano il primo passo all'interno del loro locale preferito. Perché non salutarli con letizia. Facciamo finta di niente, però. Osserviamoli da lontano. Come al solito, rubiamo con lo sguardo i riti della Drinking Society. Anche stasera, giovedì 22 aprile, varcano la soglia dell'Open Baladin alle 22 in punto. Sono Quattro più Uno, formazione originale. Dani ha un'espressione dispiaciuta, da gran professionista qual è. È stato ammonito, già. Voci esterne parlano di una ribellione interna. Pare che PaperChif, in un primo momento, non abbia accettato la decisione della DS. Poi tutto sistemato, allarme rientrato, Società unita come non mai. Sono pronti.


IMPEPATA - Zero Replay, il menu aiuta. Primi giri. Dani e Bibi, accompagnati da Guest-Vi, degustano una Bianca Piperita, blanche aromatizzata con la famigerata “menta piperita”. PaperChif sembra non esser uscito dal tunnel: “Ecco il sapore della Panil Ambree che me piace!”. Andi la prova e pontifica: “È n'impepata de cozze”. Sarà forse finita la dipendenza da amaro erbaceo? Zoso prova a riportare Don Matteo sulla via maestra, chiedendogli un parere sulla birra che ha scelto insieme a lui. “Che te sembra sta Sonica? Pare commerciale, niente de che”. Andi si sforza, ma riesce a capire davvero poco.


MUTO, SERGIO E JULIO - Il secondo giro vede un ospite. Mutambo, anche detto Matteo, arriva al tavolo della DS. Subito i membri lo istruiscono verso scelte importanti. Immediatamente indicano Guest-Vi come esempio impeccabile e come prova che il sogno, quel sogno, solamente quel sogno, può divenire realtà. Le scelte nel frattempo si sono delineate. Andi e Zoso bevono una Nubia. Porter apprezzatissima da 33 Denari che sentenzia: “Questa è la mia birra, favolosa!”. Andi ancora non è convinto da quella miscela spillata a pompa caratterizzata dal sentore di caffè e liquirizia: “Forse dopo un po' me stucca”. Intanto Bibi e Dani discutono sulla loro scelta, una Back Door Bitter. Per PaperChif la scelta non è degna di essere presa in considerazione. Fettina Panata non ci sta: “Se vede proprio che sei stato ammonito”. Scontri verbali, comunque tenuti con grande professionalità. Nel frattempo un buon baladinaro, che per questioni di privacy chiameremo Sergio, si scopre di marcata fede l*****e (oscuriamo anche il nome della fede per rispetto dei lettori). Eccolo mentre manifesta il suo credo: “L'importante è perdere”. Bravissimo. Ancora: “Una paprika, un sale marino...e un rigore sbagliato”. Grande Sergio. Grande davvero. Un altro baladinaro, che per questioni di privacy chiameremo Julio, mostra a tutti classe estro e fantasia riconoscendo una Reale V Anniversario in un sol sorso. Non a caso la sua fede è totalmente opposta a quella di Sergio. Bravo Julio. Bravo davvero.


SUL RETRO - Intanto parte il terzo giro. Per non rischiare il Replay ecco che i Quattro più Uno mettono in scena per la prima volta la Exception, rito che prevede la degustazione di una birra in bottiglia. Paradox Islay, già provata, già apprezzata. Apprezzata così tanto che parte il Bis. C'è chi propone il sovvertimento delle regole, per votare proprio la creatura di BrewDog. Ma le regole della DS sono ferree: si vota solo una birra alla spina. Ed ecco che allora, in extremis, sbuca la regina, grazie a una monetina. Il tutto fatto all'ultimo respiro, quasi scappando. Dalla porta sul retro: Back Door Bitter regna.

giovedì 15 aprile 2010

Dodicesima serata, mercoledì 14 Aprile

PaperChif è da giallo e Sergio alza il cartellino. La Ds sguazza tra frumenti e regine che si impongono, forti, come la forza di gravità. Isaac regna


È l'inferno. È l'apoteosi. È la DS che vince. È la Ds che esulta. È la DS che umilia. Poco importa che al posto di DS ci fosse “Roma” in una esultanza di Carlo Zampa del '98. Sì, la DS vince anche mercoledì 14 aprile. Ma è anche l'inferno. Perché PaperChif, proprio lui, salta l'appuntamento più atteso della settimana dopo il mercoledì di Champions e lascia i compagni nell'oblio. Cosa avrà? Cosa sarà successo? Il lavoro è cosa seria. Arriverà forse un giallo? Chi lo sa. Eccoli al bancone. E ora scatenate l'inferno.


SENZA GUSTO - “Voglia di stringersi un po'”, la DS si ritrova all'Open Baladin con una 0,3 in mano. Tre più due, che non è un corso di laurea ma è la composizione della società questa sera. Andi, Bibi e Zoso, con Guest-Vi – ha stoffa il ragazzo, professionista! – e Ale-Sergio, poco avvezzo alla mistura luppolo-malto e più legato a quella che genera il vino. I ragazzi della società sono qui per questo e guidano il buon Sergio-Ale (non è una birra) verso l'epifania della birra. Ma questa è un'altra storia ed ecco i membri pronti a degustare. Andi e Bibi provano una Montestella. Zoso si butta su una Blonde. E i commenti si attestano sulle denominazioni di birre commerciali. “Senza offesa” dice la DS, ma dopo aver provato i gusti forti delle artigianali ecco che le Pils o le Weiss sembrano scariche. Guest-Vi è di tutt'altro mondo, con una Reale V Anniversario.


CRISTALLO (IM)POTENTE - La DS è in piedi. Un tavolo si libera. Qualcuno lo conquista, nonostante sia riservato alla Society. Chi è? Una donna pregiata come il “cristallo”, col cognome materno“potente” e con un papà che invoca il sole. Invoca chi vuoi, ma “Al” tavolo della DS non è bene sedersi. Così dice una regola segreta. E quindi il baladinaro invita gentilmente la madama a spostare il suo potere in un altro tavolo. Giustissimo, salomonico.


FORZA DI GRAVITÀ - Secondo giro? Ovvio. Andi e Zoso Maltus Weiss. Birra di frumento in piena regola, profumata, equlibrata. Bibi va sull'Isaac. Niente male, con i suoi aromi di coriandolo e scorza d'arancia. Ale-Sergio prende una Xiaoyu (lui può). Guardatelo come fa il matto: “Vuoi assaggiarla, Zoso? Devi rendermi edotto sui segreti della Società”. La risposta di Guest-Vi: “Alla provocazione la DS risponde col quarto giro”. Artista. Si arriva pian piano verso la conclusione della serata. I tre fanno qualche Replay. Guest-Vi sorride ma non sa che presto subirà il Reverse. Arrivano altri ospiti. Andi invece di ordinare le Scrocchette chiede “Due palle di cammello”. La distrazione è di casa. E cosa succede? Che la società si dimentica la regina. Ci vorrebbe un sacrificio. Ed ecco la Isaac, col suo nome biblico, che si immola, si offre e si auto-elegge regina. Perché la Regina, nella DS, non manca e non mancherà mai, pena la fine della società. La regina è un tratto distintivo, una caratteristica immanente e inscindibile. Un po' come per la terra lo è la forza di gravità. D'altronde, Newton si chiamava Isaac. Genio.


Ps. Sul tavolo abbiamo trovato il seguente comunicato.

La Ds comunica ufficialmente che Dani – assente nella Quarta Serata (Open Appetizer), assente nella Nona Serata, assente nell'ON Special: IBF Night e assente nella Dodicesima Serata – viene sanzionato con un cartellino giallo. In piena regola con le norme dell'Open Night, l'ammonizione viene comminata da un esterno. In allegato l'immagine che prova la penalità. Nel rimproverare un suo associato, i membri della Società sperano che tale avvertimento possa essere il giusto punto da cui ripartire per un futuro florido ed attivo all'interno della DS.

Sanzionatore: Sergio-Ale.

In fede, DS (Andi, Bibi, Zoso).


mercoledì 14 aprile 2010

ON Special: IBF, domenica 11 aprile

Domenica 11 Aprile, ultimo giorno dell’Italian Beer Festival ospitato alle Officine Farnesi. La DS non poteva mancare: il secondo ‘special’ dell’Open Night prende il via tra una folla di amanti di birra, una pioggia battente e un complessivo di 90 gettoni. Neanche uno riportato indietro..

Due city-car sfrecciano sulla Tangenziale e imboccano l’uscita per lo Stadio Olimpico: la DS sta per approdare al lido degli amanti della birra italiana artigianale: l’IBF 2010. Ci sono Don Matteo, Fettina Panata, Guest-Vi e le donne-dei-boss Roberta e Monia. Robi, armata di fotocamera professionale, si autoproclama fotografa ufficiale dell’evento. Dove sono Paperchif e 33Denari? Il primo non pervenuto; l’altro è già sul posto. Smania? No, o meglio, forse sì, ma finita la partita della Roma tanto valeva restar lì e sondare il terreno! E infatti non appena la DS con Ospiti al seguito si riunisce, ecco che Zoso (anche detto, ricordiamolo, 33 Denari) tira fuori gli ingressi per tutti e ci riserva un trattamento VIP grazie alla ‘corte’ serrata ad una signorina dello staff (d’altro canto, doveva anche ingannare l’attesa in qualche modo..). In pochi secondi eccoci sfoggiare al collo il comodissimo porta-bicchiere della manifestazione, con bicchiere annesso!

Ma a questo punto siamo già entrati nel capannone delle Officine: uno spazio molto grande, dislocato su due livelli: il piano terra è il nucleo dell’evento, con gli stand dei produttori di birra disposti sui lati, mentre il secondo piano (più una passerella che un vero e proprio piano) è una sorta di zona relax, per estraniarsi un momento dalla confusione del piano sottostante e godere in tranquillità della propria birra. Ok, la frenesia si fa strada tra la DS e le gole iniziano a pizzicare: Andi e Zoso prendono i gettoni per tutti (moneta unica della manifestazione), 90 in totale, e le distribuiscono a tutti gli altri: si parte!

Guest-Vi è il più propositivo di tutti, e lancia ottime idee (‘Dobbiamo bere tutti le stesse birre’, si vede che ha stoffa..), Andi invece si preoccupa della logistica e propone una degustazione ‘in ordine di apparizione’. Bene: il primo stand allora è di Milano, e il birrificio è Bauscia. Tra le birre disponibili, la DS opta per una stout come prima scelta, ma gli occhi di tutti cadono anche su una birra spillata a pompa. L’ Onice Stout (4%) è una stout dal corpo leggero, che al naso profuma ‘di fresco e umido da cantina’ (cit. Don Matteo/Andi). Il sentore di caffè c’è, come da stout che si rispetti, e il finale amaro asciuga il palato. Non c’è male, tanto che Bibi sostiene che ‘è un po’ meglio della Porterpeggio’. Il secondo gettone va alla Due Colpi (5%) spillata a pompa: naso luppolato, al palato risulta vellutata e solo leggermente amara. Tra gli Ospiti, riscuote un discreto successo La30 (4%), birra afrodisiaca aromatizzata con damiana: profumi speziati, aromatici e floreali colpiscono subito (‘è rosmarino’ cit. Bibi/Fettina Panata).

Soddisfati dal primo stand, ora si gioca in casa: espone il Birrificio Ostiense Artigianale di Ostia (Roma), che presenta ‘Na Biretta nelle versioni chiara e rossa, che non attirano l’attenzione della DS, che decide di provare la IPA (6%): questa birra arriva acidula al naso, per poi sfociare nel tipico amaro da Indian Pale Ale al palato. Il giudizio della DS è però unanime: hanno bevuto IPA migliori.

Altro giro, altra corsa: si va di scena a Teramo, col già noto birrificio Opperbacco. Tutte le birre qui presentate sono una vecchia conoscenza dell’Open Night, eccezion fatta per la 10eLode (10%) e Bianca (4.2%). La prima, degustata in bottiglia nella breve pausa-cena a base di panini e diluvio universale, profuma di malto tostato, è liquorosa e frizzantina ma ‘er sapore, cazzo! Non me rimane in bocca!’ (cit. Zoso/33Denari; sarà stato colpa di crauti e cipolle?). La seconda invece, come rievoca il nome, è una blanche dal colore ambrato, fresca e caratterizzata da note floreali.

È il turno di Turan e ci spostiamo a Viterbo. Qui la scelta ricade su una Oops (5.5%), birra ambrata prodotta con cardamomo. Al naso spiccano le note floreali (‘Oh, regà?? Verano?!’, cit. Don Matteo), mentre leggere note amare erbacee persistono nel finale. Commento di una Ospite: ‘Lei (una dello stand, ndDS) c’ha il taglio della Mannoia’ (cit. Roberta). Beh, stanno apprezzando..

Continuiamo il nostro viaggio nel Lazio: riflettori puntati su Birra del Borgo (RI), fuoriclasse della birra artigianale ‘coatta’. La DS ne approfitta per bere due birre non ancora assaggiate nelle Open Night passate: Duchessa (5.8%) e Reale (6.5%). La Duchessa è una saison prodotta con farro; è dolce, rinfrescante e (ma dai?!) dalle note floreali. Ne nasce una disquisizione sul sapore: ‘è la prima non coatta che bevo del Borgo’ (33Denari), ‘manco troppo.. è aggressiva’ (Fettina Panata). La Reale manda a zero le chiacchiere: è una birra ambrata, al naso pungente e speziata, che accarezza il palato con un piacevole amaro erbaceo.

Salutiamo Leonardo e lo staff presente del Borgo e facciamo tappa a Como, dove ci aspetta il Birrificio Italiano. Qui assaggiamo una Bibock (6.2%), che sulle prima insinua un gran dubbio in Andi e Zoso: ‘St’odore de zolfo.. Voluto?’, ma poco dopo: ‘S’è aperta! Voluto? No!’. Ma del sapore resta poco: un vago ricordo luppolato. Bibi non gradisce, Robi sale in cattedra e si finisce in pochi sorsi l’assaggio del Fettina: ‘Nnamo, devo anda da Maiella!’ (cit. Robi). Peccato: scoprirà troppo tardi che Maiella non c’è mai stata..

Gli stand sembrano non finire mai; nel frattempo è arrivato il turno di Montegioco (AL), dalle caratteristiche birre in bottiglia che assomigliano a delle molotov. Scegliamo una Runa (5%): dorata, note dolci al naso che ritroviamo anche in bocca, equilibrate dal luppolo. Sentore pepato nel finale.

L’orario di chiusura si avvicina, e la DS, dopo una breve pausa rinfrescante all’esterno, torna in azione con lo stand salentino B94, dove si assaggiano una Malagrika (7%) frizzante, dolciastra ma al contempo acidula nel finale, e una November Ray (4.7%), fruttata e beverina. Salutiamo il timoroso birraio salentino, che si preoccupa degli appunti di Andi, ma Zoso lo fa ragionare: ‘Te pare che quelli che fanno recensioni serie pagano per bere?’. No, non ci pare proprio.

A chi tocca ora? Toccalmatto da Parma, altro nome noto, che ci fa assaggiare una Cafè Racer (4.2%), bollata come ‘caffè freddo con ghiaccio (cit. 33Denari). C’è anche Croce di Malto (No), con la Triplexxx campione del mondo, che è già passata su questi schermi: la Triplexxx è finita già da un po’, per noi dell’Open Night nessuna birra sconosciuta.. Non ci resta che passare oltre.

La manifestazione è agli sgoccioli, pochi minuti all’orario di chiusura e l’Open Nighr decide di concludere la serata a Perugia, rappresentata, dal birrificio Bacherotti che propone la Fluido (5.2%): stout senza infamia e senza lode. Nulla da fare per gli altri birrifici presenti: Birradamare, Lariano, L'Inconsueto, MM 1989, Revelation cat. Ma ci rifaremo..

Si esce. Ma prima, un altro salto dal buon Leonardo del Borgo e qui finiamo i nostri gettoni: due Ke-To RePorter ci accompagnano a casa, in attesa di essere gustate in una calda serata di Maggio..

sabato 10 aprile 2010

Undicesima serata, giovedì 8 Aprile

La Ds si districa tra birre Fumè, IPA spillate a pompa e regine che vengono dal mondo Progressive-Rock. Enkir regna

Qual è la forza della Drinking Society? La risposta è da ricercare negli sguardi, nelle espressioni. Nelle loro abitudini. In quello che tutte le settimane, con l'Open Night, mette in pratica questo gruppo. Nell'abbrivio speciale che ha avuto l'opera enciclopedica di Andi, Bibi, Dani e Zoso, iniziata nel lontano 25 gennaio 2010. Nella comparsa sempre più frequente e abitudinaria di Guest-Vi. Nel fatto che ogni settimana l'entusiasmo è sempre quello. Nel fatto che alla domanda iniziale non c'è risposta: “Prima regola dell'Open Night, non parlare mai dell'Open Night”. Ennesimo strappo alla regola. Si parte.

FUMÈ PE' TE - Giovedì 8 aprile, solita ora, solito posto, solita accoglienza di Open Baladin e del suo direttore. Solito menu. Solito nella varietà, non nelle scelte. Ecco una nuova entrata: Fumè Light. Il nome dice tutto sulla leggerezza. Andi ne apprezza il frizzantino, caratteristica che Bibi e Zoso non gradiscono. “Il Fumè è proprio light, ma light 'na cifra”. Ecco la sentenza della Ds. Dani prende la Rodersch, gradevole e dall'ottimo amarognolo e passata troppo in sordina per le qualità che ha. E intanto, tra una chiacchera e l'altra, Fatate, Fatate per tutti.

IPAPPOMPA - Quando la DS legge “spillata a pompa” ha sempre quella lacrima che scende, al gusto di Kentucky Tobacco. Le pretese, ovvio, non sono le stesse. Ma stasera nella lista leggono IPA (Troll), con la caratteristica di spillatura tanto amata. “Bella storia”, dicono in coro. Anche perché una Ipa a pompa la DS non l'aveva mai incontrata. Ecco la prova generale. Si dividono. Zoso e Bibi gradiscono. Andi non molto: “Bona 'a schiuma, bona 'a consistenza, ma...”. Bono pure te, caro Andi. Dani accosta il torbido a quello di una Panil Ambree, roba che la DS considera ormai assaggiata il secolo scorso.

PROG ENKIR - Terza scelta. Il Re Magio dietro al bancone li guida nella sofferta decisione. “Elixir, provata?”. Sì. “Wabi?”. (Orso Verde!)... Sì. E dopo una lunga lista ecco comparire tre nomi sconosciuti alla DS. Enkir, creatura di Birra del Borgo; Genziana, sempre dalla provincia di Rieti con furore; Abboccata (Birranova). Tutte ottime creature, tutte grandi birre. Andi sentenzia: “Qua esce la regina eh”. Vuoi vedere che il buon Don Matteo ci ha preso? L'Enkir, bevuta da Bibi, Dani e Guest-Vi, ha un profumo fruttato unico, con la caratteristica del farro monococco che si fa sentire fino all'ultimo sorso. Il sapore, le caratteristiche e l'aggressività sono tutte di Birra del Borgo. È una birra che divide. A Bibi piace. Zoso esprime pensieri astrusi: “È una birra Progressive, è estrosa, è coatta, non è Rock 'n' Roll”. Gli altri lo guardano pieni di compassione. E il buon 33 Denari, dopo aver detto la sua, nel frattempo continua a bere una Genziana, profumata di vino, acidula, come piace a lui. A Bibi dà fastidio. A Dani idem. Guest-Vi fa facce strane. Andi ci pensa un po' e apprezza, mentre beve la sua Abboccata, ambrata e frizzantina, che esce immediatamente dai giochi. Servirà forse la monetina? Ci sarà forse un finale al cardiopalma? Comparirà ancora una volta la monetina? Assolutamente. La DS è una società in continua evoluzione. Basata sul progresso. Con una regina Progressive. Lunga vita alla Enkir.

venerdì 2 aprile 2010

Great Lost Bear

Tratto da "Gli Amanti" di John Connolly. Ogni riferimento a fatti, luoghi o persone esistenti è puramente casuale...


"Il Great Lost Bear era un'istituzione a Portland. [...] Nella sala del ristorante c'era ancora un'illuminazione da palcoscenico, cosa che dava sempre l'impressione che i clienti fossero solo il preludio del primo atto o addirittura l'atto principale dell'opera. [...] Il Bear non doveva la propria fama solo all'atmosfera conviviale e al fatto di servire cibo fino a tarda ora, bensì soprattutto alla selezione di birre che offriva: 56 qualità alla spina, a volte persino 60. [...] Oltre agli autoctoni, il Bear attraeva gli aficionados della birra [...]. Non causavano problemi, non esageravano nel bere e perlopiù si accontentavano di discutere di tipologie di luppolo, barili e oscure minuscole fabbriche di birra artigianale che persino alcuni baristi non avevano mai sentito nominare. A dire il vero, più erano sconosciute e meglio era, perché tra alcuni bevitori del Bear vigeva una forma di particolare competitività.
Di tanto in tanto, la vista di una donna poteva distrarli dall'obiettivo principale, ma di donne ne sarebbero arrivate altre. Non capitava tutti i giorni di sedere vicino a un uomo che aveva provato tutte le qualità artigianali di birra di Portland, Oregon, ma che non sapeva nulla di Portland, Maine.
[...] Erano passate da poco le quattro del pomeriggio di giovedì e per il momento il Bear era tranquillo. Relativamente, almeno. Al bar erano seduti tre uomini. Due erano frequentatori abituali [...]. Si chiamavano Scotty e Phil. Di solito con loro c'era uno chiamato Dan - o "Danny the Man", "Danny the Boy" o, quando non poteva sentire, "Dan Demente" - stavolta però aveva dato forfait e al suo posto c'era un tale che non era un avventore consueto, ma che aveva l'aria di volerlo diventare [...]".

Decima serata, giovedì 1 aprile

Con tante novità nel menu la Ds si immerge in birre che sanno di "Ponti" e di Anniversario. E la regina vuole fare l'imperatrice. Con una monetina per amica



“Perché Open Baladin?”, veniva continuamente chiesto alla Drinking Society all'inizio dell'opera enciclopedica. Per loro non era difficile rispondere. Per gli altri non era facile capire. Se tutti gli scettici fossero stati qui con loro, stasera, sarebbero stati guidati verso la verità, verso l'epifania, verso la definitiva scoperta di un posto speciale. Sì, perché l'ombra del Replay, piano piano, si allontana dai Quattro. Perché quando entrano, stavolta come sempre, il Direttore li accoglie con notizie favolose: “Ci sono tante birre nuove”. Open Baladin. Perché? Non so perché.


"PONTI" E ANNIVERSARI - Colti da un moto di felicità e orgoglio i Quattro sono tosti e gagliardi, pronti per una nuova estasi di luppolo e malto. Zoso, come sempre, emana un misto di sentimenti tra il coraggio e il coattume e prende la Geuze (Cantillon), una Lambic, birra a lievitazione naturale. La foga con cui beve la birra è quasi ingiustificata. Le recensioni della DS sono le solite (e non sono particolarmente esaltanti). Inutile sottolineare il solito accostamento con "Ponti". Bibi, però, stringe la mano al protagonista della scelta, “per il coraggio”. Persino un baladinaro rimane sorpreso davanti a tanta sete: “Considerando che è una birra particolare, non piace a tutti”. Ancora Bibi a mettere i puntini sulle i: “Pensa lui è l'unico a cui nun piace che però se la pija lo stesso”. Bene. Andi intanto preso dal nome fraterno ha dirottato la propria scelta su una Reale V Anniversario, accompagnato da Bibi. Ottima birra, nulla da dire, tutto da elogiare. Naso floreale e “amaro erbaceo” ormai declamato da Andi a quasi tutte le birre per gli insulti degli altri. Dani, intanto, beve una P.V.K., senza riuscire a carpirne il senso, o almeno un gusto a lui gradito.


DUCALE "AMARA" - Per la seconda scelta la vasta lista del Baladin, al solito, provoca continue indecisioni all'interno della DS. Andi prova la Vertigo. Buona birra, beverina ed equilibrata. Bibi, che voleva distruggersi le papille gustative con una Impirial Staut presa per seconda, si gusta una bella Negramara extra, molto apprezzata perché amarissima, per la goduria del degustatore. Dani beve una Via Emilia, per lui poco persistente al palato e poco gradita, nonostante sia una Pils (simil Weiss). Zoso invece gusta la Ducale, aromatica, odore di miele, con retrogusto “di amaro, di qualche amaro italiano” (Andi). Sapore vero...


REGINA IMPERIALE - Manca la terza scelta, che in realtà già è stata fatta al momento della lettura dei menu. “Impirial Staut”, creatura marchiata Birra del Borgo. Scura, scurissima, e spillata a pompa (qualità immediatamente riscontrata da Andi: grande professionalità), caratterizzata da un turbinio di aromi potenti ed estasianti. Caffè, liquirizia, cioccolato e un tocco di speziato: il tutto a 10 gradi. Schiuma marroncina e persistente anche a fine corsa. Bibi al primo sorso rimane colpito e un'espressione che è un misto tra il frastornato e l'estasiato gli si dipinge sul volto. Dani non riesce a continuare: “No regà, non fa pe' me”. Andi è quasi sorpreso quando non riesce a trovare immediatamente una descrizione per catalogare il liquido che sta bevendo. Zoso è meravigliato. Una birra che divide e dividerà sempre, molto probabilmente. Una birra, forse, che per alcuni sarà esagerata nella misura 0,3. Una birra così potente, da riuscire a ribaltare persino le sorti di una monetina sempre infausta nei confronti di Zoso e Bibi, il tutto su Lungotevere in Augusta. Ma questa è un'altra storia. E lei, l'Impirial Staut – con un nome forse troppo pretensioso per le regole della Ds –, la storia è destinata a scriverla. Da regina.

Seconda Stagione: finora abbiamo bevuto 36 birre

Nuovo format per la seconda stagione: accanto al nome di ogni birra ci saranno degli asterischi. Per Ogni * un membro della DS consiglia di assaggiare quella birra!


Artigianale ** (Bidù). Gradazione: 6.2%. Bitter d'ispirazione inglese.

H10 op5 **** (Bidù). Gradazione: 5%. 10 differenti luppoli in 5 diverse fasi di lavorazione.

Grooving hop ** (Toccalmatto). Gradazione: 6.%%. Birra ad alta fermentazione di stile Blonde/Golden Ale.

Svetly Lezak *** (Pivovar Kout). Gradazione: 5%. Pils boema.

St. Ambroeus (Lambrate). Gradazione: 6.8%. Birra chiara in stile d'abbazia.

Hoppycat *** (Birra del Borgo). Gradazione: 6.8%. Black IPA.

Gina ** (Birra del Borgo). Gradazione: 6.0%. IPA prodotta con l'aggiunta di timo.

Stria (Toccalmatto). Gradazione: 4.8%. Ispirata alle alt bier/kolsch tedesche.

Duse ***** (Acelum). Gradazione: 6.4%. Pale Ale.

Guldenberg * (de Ranke). Gradazione: 8.5%. Triple belga.

16Gradi ***** (Birra del Borgo). Gradazione: 16.0%. Maturata per 16 mesi in barrique.

10 e Lode ***** (Opperbacco). Gradazione: 10.0%. Trappista maturata per 12 mesi in barrique.

Twenty (Acelum). Gradazione: 4.0%. Golden Ale.

Dea Maia (Maiella). Gradazione: 4.0%. Blonde.

Best Bitter * (St.Peter's). Gradazione: 3.9%. Bitter inglese.

XX Bitter **** (de Ranke). Gradazione: 6.0%. Reinterpretazione belga dello stile bitter inglese.

Marzen ***** (Schlenkerla). Gradazione: 5.1%. Capostipite delle Rauch Bier.

Rip Tide ***** (Brewdog). Gradazione: 8.0%. Imperial Stout alla base della produzione della Paradox.

Wayan (Baladin). Gradazione: 5.8%. In stile Saison.

Ipè Harvest 2010 ***** (S.Paolo). Gradazione: 6.5%. IPA prodotta con luppolo umido, spillata a pompa.

Vichtenaar * (Verhaeghe). Gradazione: 7.5%. Oud Bruin belga.

La Chouffe Houblon **** (D'Achouffe). Gradazione: 9.0%. Tripel belga luppolata.

Malthus Pils (Birrificio di Como). Gradazione: 5.0%. Stile Pilsner.

Organic Ale (St.Peter's). Gradazione: 4.6%. Brassata con prodotti biologici.

Pecan (S.Paolo). Gradazione: 5.0%. Ispirata alle kolsch tedesche.

Dark Island ** (The Orkney Brewery). Gradazione: 4.8%. Mild Ale inglese spillata direttamente dal cask.

Jatobà * (S.Paolo). Gradazione: 5.5%. Stile Altbier.

Mild * (St. Peter's). Gradazione: 3.8%. Mild Ale inglese.

Ipè Extra Hops ***** (S.Paolo). Gradazione: 6.5%. Stile IPA.

Rurale *** (Montegioco). Gradazione: 5.8%. Birra ambrata di puro malto.

Magia (Maiella). Gradazione: 5.2%. Birra a metà tra weisse e blanche prodotta con grano senatore cappelli.

Utopia *** (Troll). Gradazione: 7.5%. Ispirata alle tripel belghe, aromatizzata con miele di rododendro.

Blu **** (Ridgeway). Gradazione: 5.0%. Blonde.

Wanda (Birra del Borgo). Gradazione: 4.0%. Birra alle castagne leggermente acidula.

Freya *** (Acelum). Gradazione: 4.5%. Stile Belgian Ale.

Stella di Natale **** (Troll). Gradazione: 10.5%. Birra prodotta nel periodo natalizio.

Prima Stagione: abbiamo bevuto 118 birre

Cuvée Meilleurs Voeux (La Rulles). Gradazione: 7,3%. Poco frizzante, amarognolo pungente e persistente. Forte sentore di cacao al gusto e all'olfatto. Odore pungente. Colore scuro ambrato.

Abt.12 (St Bernardus). Gradazione: 10%. Ambrata, fortemente speziata.

Ke-To RePorter (Birra del Borgo). Gradazione: 4,6%. Kentucky tobacco beer: foglie di tabacco in infusione. Birra spillata a pompa. Il sentore del tabacco e dell'olio d'oliva spiccano all'olfatto. Al sapore resiste l'aroma delle foglie, affiancato da quello del caffè, della nocciola e del cacao.

Christmas Cu+ (Baladin+Birra del Borgo).. Gradazione: 11%. Odore liquoroso, tendente whisky. Sapore intenso, alcolico. Bassa digeribilità. Schiuma leggera, non resistente: leggero orlo bianco. Esagerata nella misura 0.33 cl. Fruttata a lungo andare.

Triple (La Rulles). Gradazione: 8.5%. All'odore fruttata e sentori di spezie al palato. Colore giallo paglierino.

Cantillon Lambic (Cantillon). Gradazione: 5%. Birra particolarissima: non usa lieviti artificiali, ma la fermentazione avviene naturalmente. Si nota dunque l'assenza di gas e l'odore di vino che accosta la birra al sidro, donandole un retrogusto di limone e un'acidità per nulla indifferenti. Il colore assume le tonalità del giallo ocra .

Harvest (Sierra Nevada). Gradazione: 5%. Birra Amara, sullo stile delle bitter, frizzantina, odore caramellato. Gradevole e di qualità per gli amanti del genere.

Clouviae (Maiella). Gradazione: 6%. Esalta al palato la sua asprezza nel finale con la leggera punta amarognola. Sentori fruttati all'olfatto. Prodotta con marmellata di mele cotogne.

PorterMejo (Troll). Gradazione: 5%. Birra spillata a pompa, caratterizzata da note di cioccolato.

Champale (Scarampola). Gradazione: 6%. Birra rifermentata con lieviti di champagne. Di difficile caratterizzazione, colpisce il retrogusto nel finale.

Karkadè (L'Olmaia). Gradazione: 4.1%. Dal gusto molto dolce, il retrogusto è invece acido. Colore di miele di castagno, tendente ambra. Fiori di Ibicus in infusione.

Triplesaaz (Opperbacco). Gradazione: 7.8%. Si fa apprezzare per la freschezza, l'odore di frutta secca, il sapore e il retrogusto dolciastri.

Bucefalo (Maiella). Gradazione: 9%. Birra pastosa color tonaca di frate. Profumi di frutta secca e liquirizia, amara nel finale.

Panil Ambreè (Torrechiara). Gradazione: 6.5%. Birra di gusto dolce e fruttato, al naso spicca un profumo di miele.

33Ambrata (Birra del Borgo). Gradazione: 6%. Classica Pale Ale dal finale amarognolo.

Brighella (Lambrate). Gradazione: 8.2%. Profumo fruttato, al palato risaltano note di frutta secca. Colore ambrato.

Cortocircuiteo (Pasturana). Gradazione: 5.5%. Birra di ispirazione belga, beverina e dalle pronunciate note di malto.

Centesimale (Karma). Gradazione: 7.5%. Birra prodotta con confettura di mela annurca, note fruttate e finale dolciastro.

Roxanne (Birrificio di Como). Gradazione: 5.8%. E' una bock poco amara.

Triplipa (Opperbacco). Gradazione: 7.8%. Birra dall'intenso colore giallo miele, è caratterizzata da un perfetto equilibrio tra un gusto dolce e un finale amarognolo.

Brune (Baladin). Gradazione: 4.8%. Ispirata alle stout irlandesi, al sapore ricorda molto la Beamish. Sentori di caffè e liquirizia.

Bia Ipa (Birrificio del Ducato). Gradazione: 6.4%. La sua caratteristica principale è l'intenso amaro agrumato ed erbaceo.

Lurisia10 (Baladin). Gradazione: 9.2%. Prodotta con i lieviti della Elixir, il suo sapore tende al dolce e i profumi richiamano odori floreali.

Open (Baladin). Gradazione: 7.5%. E' una chiara dal colore giallo intenso, caratterizzata da sentori fruttati al naso. L'impatto è amaro ma nel finale lascia un sapore fruttato. Frizzante e fresca.

Bastarda Doppia (Amiata). Gradazione: 6.5%. Birra dal colore ambrato intenso prodotta al 40% con castagne. Al naso profumi di vaniglia e castagna. Il sapore di castagna è persistente.

Cubulteria (Karma). Gradazione: 6.5%. Birra dal profumo del grano, aromatizzata con buccia d'arancia e cannella. Dolce e dal retrogusto dotato di una buona acidità. Il finale è agrumato.

Stim Bir (Birra del Borgo). Gradazione: 4.5%. Birra ambrata che al naso richiama i sentori del caffè. All'assaggio si apprezzano subito le note amare che scompaiono poco dopo.

Nora (Baladin). Gradazione: 6.8%. Birra 'egizia' dal color rame. Frizzante, fresca, equilibrata.

Lemon Ale (Karma). Gradazione: 5.5%. Birra di frumento realizzata con l'aggiunta di buccia di limoni di Sorrento. Il profumo e il sapore di limone sono intensi e persistenti.

Wabi (Orso Verde). Gradazione: 4.8%. Birra Bionda dall'odore caramellato e profumi di mandorla. Spiccatamente amara.

Dorina (Troll). Gradazione: 5.2%. Birra dal colore della resina, caratterizzata da profumi floreali e un retrogusto agrumato. Equilibrata.

Elixir (Baladin). Gradazione: 10.0%. Birra ambrata prodotta da lieviti del whisky, che ne caratterizzano il gusto e l'odore. Alcolica e amara.

Noviluna (Maiella). Gradazione: 5.9%. Birra di frumento dagli intensi odori floreali, fresca e beverina.

La9 (L'Olmaia). Gradazione: 6.5%. Birra ambrata, dall'odore erbaceo. Gusto amaro e finale erbaceo.

33Dorata (Birra dle Borgo). Gradazione: 5.5%. Birra ipa chiara dalle note erbacee e dal gusto amaro.

Super (Baladin). Gradazione: 8.0%. Birra ambrata dall'odore fruttato. Dal sapore alcolico non persistente e equilibrata nel finale.

L'Una (Opperbacco). Gradazione: 6.4%. Birra color miele, leggermente corposa. Odori di frutta secca, equilibrata e beverina.

Negramara (Birranova). Gradazione: 4.5%. Birra color rame dall'odore del caramello. Frizzantina e leggermente amara.

Duchessic (Birra del Borgo). Gradazione: 5.2%. Birra che nasce dal blend di Duchessa e Lambic di Cantillon. La fusione regala intensi profumi di olive, che si ritrovano anche nel sapore. Finale acidulo.

Contessa (Amiata). Gradazione: 6.8%. Birra chiara poco frizzante e dal corpo leggero. Ipa dal sapore amaro ed erbaceo e dal finale agrumato.

33Bruna (Birra del Borgo). Gradazione: 9.0%. Birra d'ispirazione trappista, corposa, color caffè. Sentori di caffè e cacao.

Bianca (Maltus Faber). Gradazione: 4.7%. Birra color miele di buona corposità. Colpisce la frizzantezza iniziale che sfuma nel finale. Profumo fruttato.

Rehop (Toccalmatto). Gradazione: 5.0%. Pale Ale chiara dall'odore fruttato e finale amaro.

33Triple (Birra del Borgo). Gradazione: 9.5%. Birra 'd'abbazia' dorata, alcolica. Esagerata nella misura 0.33 cl.

Black Rebel (Citabiunda). Gradazione: 4.0%. Stout aromatizzata alla menta, che ne caratterizza decisamente il sapore. Al naso profumi di menta e liquirizia.

Tosta (Pausa Cafè). Gradazione: 12.5%. Birra ispirata ai Barley Wine inglesi. Dal profumo di cacao e cannella è una birra dalla schiuma compatta, corposa, dal gusto liquoroso.

Baluba (Birrificio di Como). Gradazione: 6.9%. Birra scura prodotta con castagne e frutta secca. Equilibrata e rotonda, regala un gusto finale di caffè freddo.

Vigneronne (Cantillon). Gradazione: 5.0%. Lambic servita nella misura 0.2 cl. Sapore aspro e acidulo.

L'Una Rossa (Opperbacco). Gradazione: 6.4%. Saison atipica dal colore ambrato intenso, dall'odore alcolico. Finale amaro e erbaceo.

Acerbus (Croce di Malto). Gradazione: 6.0%. Bitter Ale, dal corpo leggero, beverina. All'olfatto si nasconde l'amaro classico delle bitter, che si ritrova al palato.

Shangri-La (Troll). Gradazione: 8.5%. Birra ambrata prodotta con spezie Himalayane. Equilibrata.

Trashy Blonde (Brewdog). Gradazione: 4.4%. Birra chiara prodotta con luppoli Neozelandesi. All'odore è poco amara, al palato risulta equilibrata e dal corpo leggero. Finale amaro con sentori di frutta e fiori.

Caos Theory (Brewdog). Gradazione: 7.1%. Ipa prodotta con luppoli Neozelandesi. Al naso è luppolata e maltata, decisa nel sapore amaro e fruttato.

Porpora (Lambrate). Gradazione: 5.8%. Bock ambrata dalle note maltate. In bocca fresca ed erbacea, finale amaro.

Triplexxx (Croce di Malto). Gradazione: 7.8%. Ispirata alle triple, speziata, frizzante. Dal corpo leggero e beverina.

Patela (Troll). Gradazione: 7.2%. D'ispirazione 'monastica', è caratterizzata da un colore aranciato. Al naso sentori di spezie, al palato equilibrata.

La5 (L'Olmaia). Gradazione: 5.8%. Chiara, al naso note di malto, in bocca finale erbaceo persistente.

Rubus (Birra del Borgo). Gradazione: 4.6%. Birra aromatizzata al lampone. Fresca, frizzantina, dal sapore fruttato e acidula nel finale.

Hauria (Croce di Malto). Gradazione: 5.0%. Birra in stile Kolsch, dal naso luppolato e dal sapore erbaceo poco persistente nel finale.

4.7 (Opperbacco). Gradazione: 4.7%. Chiara, dall'odore ferroso. Il sapore è erbaceo e leggermente fruttato, il finale è amaro poco persistente.

Nanny State (Brewdog). Gradazione: 1.0%. Birra scura che al naso arriva pungente, amara e carica di luppolo; al gusto note balsamiche e caramellate, con un sapore amaro sempre persistente.

5 AM Saint (Brewdog). Gradazione: 5.0%. Birra dal color ambrato carico, stile IPA. Al naso fruttata, frizzantina, sapore erbaceo e amaro persistente.

77 Lager (Brewdog). Gradazione: 4.8%. Color resina, naso alcolico, luppolata.

Aldobrandesca (Amiata). Gradazione: 4.5%. Birra di castagna, colore dorato, ricorda le weiss. Al naso come al palato si avverte un sentore affumicato.

Nina (Baladin). Gradazione: 5.0%. Bitter ambrata dall'amaro morbido e piacevole.

Ligera (Lambrate). Gradazione: 4.5%. American pale ale dal colore biondo intenso. Al naso agrumata, in bocca amarognola.

Extra Brune (Maltus Faber). Gradazione: 10.0%. Birra scura d'ispirazione belga. Al naso alcolica, in bocca sapore prevalente di caffè e malto tostato. Corposa e alcolica.

Geuze (Cantillon). Gradazione: 5.0%. Lambic 'blended' con una leggera punta amarognola nel finale.

Reale V Anniversario (Birra del Borgo). Gradazione: 6.4%. Birra ambrata, al naso floreale, in bocca amaro erbaceo. Leggermente frizzante ma persistente.

P.V.K. (L'Olmaia). Gradazione: 4.5%. Birra bionda, torbida, ispirata alle weiss, prodotta con cereali della Val D'Orcia.

Ducale (Birra del Borgo). Gradazione: 8.5%. Birra scura, al naso note balsamiche e di miele di castagno. In bocca sapori che ricordano i tipici amari italiani.

Negramara Extra (Birranova). Gradazione: 7.4%. Birra dal colore ambrato carico. Il finale è amaro e secco.

Via Emilia (Birrificio del Ducato). Gradazione: 4.5%. Birra chiara ispirata alle pils. Finale luppolato.

Vertigo (Orso Verde). Gradazione: 7.5%. Birra ambrata scarica, equilibrata e beverina nonostante la gradazione.

Imperial Staut (Birra del Borgo). Gradazione: 10.0%. Birra scura spillata a pompa, dalla schiuma torbida torbida e cremosa, liquorosa. Al naso e al palato sentori di liquirizia e cacao, nel finale un leggero retrogusto di caffè.

Fumè Light (Birrificio di Como). Gradazione: 3.5%. Birra scurra prodotta con malti affumicati. Al naso profumo di caramello, in bocca un leggero sentore di affumicato, poco persistente. Frizzantina.

Rodersch (Bi-Dù). Gradazione: 5.0%. Birra chiara in stile kolsch, speziata, leggermente dolciastra, il finale è gradevolmente amaro.

Ipa (Troll). Gradazione: 6.0%. Ambrata scarica, torbida, servita spillata a pompa. Setosa in bocca, finale piacevolmente amaro, leggero ma poco persistente.

Enkir (Birra del Borgo). Gradazione: 6.1%. Birra dorata, al naso un fresco promufo fruttato. Prodotta con farro monococco, è un'ottima saison.

Genziana (Birra del Borgo). Gradazione: 6.1%. Saison dai profumi di vino spumante, agrumata, beverina, leggermente amara al primo impatto col palato.

Abboccata (Birranova). Gradazione: 5.8%. Bock ambrata, frizzantina, equilibrata. Finale acidulo.

Montestella (Lambrate). Gradazione: 4.5%. Bionda luppolata dal corpo leggero.

Blonde (Baladin). Gradazione: 5%. Bionda dal finale leggermente mielato.

Malthus Wiess (Birrificio di Como). Gradazione: 4.9%. Birra di frumento profumata ed equilibrata.

Isaac (Baladin). Gradazione: 5.5%. Blanche aromatizzata con coriandolo e scorsa d'arancia.

Bianca Piperita (Opperbacco). Gradazione: 4.2%. Blanche aromatizzata con menta piperita.

Sonica (Turan). Gradazione: 4.9%. Golden Ale ambrata, al naso profumo di cereali, corpo e gusto equilibrati al palato.

Nubia (Orso Verde). Gradazione: 6.5%. Stout 'potente', spillata a pompa, dalle note pronunciate di liquirizia e caffè.

Backdoor Bitter (Orso Verde). Gradazione: 4.8%. Bitter ambrata, naso fruttato e al palato un finale amaro erbaceo persistente.

Trebbiana (Birranova). Gradazione: 5%. Birra chiara sullo stile delle lager bavaresi.

Estivale (La Rulles). Gradazione: 5.2%. Bionda dal profumo fruttato e da un sapore amaro asciutto e persistente.

East India Pale Ale (Brooklyn Brewery). Gradazione: 6.8%. IPA ambrata ma con poco carattere.

Hardcore IPA (Brewdog). Gradazione: 9.2%. IPA ambrata dal grande carattere, al naso sentori di lievito, in bocca lascia una piacevole sensazione di asciutto e secco al palato data da intense note amare.

Amarcord di Cantina (Amarcord). Gradazione: 5.6%. Bionda ispirata alle Kellerbier, profumi di zenzero e finale lievemente acidulo.

Magnus (Croce di Malto). Gradazione: 7.4%. Birra d'abbazia color tonaca di frate, corposa, sentori di miele di catagno.

Saison Dupont (Dupont). Gradazione: 5.5%. Saison belga prodotta nella più classica delle tradizioni.

Panil Barriquée Sour (Torrechiara). Gradazione: 8.0%. Birra ambrata intensa, barricata, dalle caratteristiche note acidule.

Trebbiana Extra (Birranova). Gradazione: 7.4%. Strong lager dal finale luppolato.

Brooklyn Lager (Brooklyn Brewery). Gradazione: 5.2%. Leggermente ambrata, 'off-flavour' al naso e amaro persistente.

Quinta (Turan). Gradazione: 5.6%. Saison dorata prodotta con il miele della Tuscia, vellutata al palato con note mielate.

Bitter & Twisted (Harviestoun). Gradazione: 4.2%. Birra chiara dalle note agrumate, al palato leggermente amara, beverina.

Rebelde (Orso Verde). Gradazione: 7.5%. IPA ambrata, dal finale amaro persistente.

Reale (Birra del Borgo). Gradazione: 6.4%. Birra dal colore ambrato, al naso arrivano i luppoli americani e note fruttate, al palato amara ma equilibrata.

Marilyn (Birrificio di Como). Gradazione: 4.9%. Bionda in stile lager.

Triplipa Special Edition (Opperbacco). Gradazione: 7.1%. Birra ambrata prodotta con luppolo neozelandese (Nelson Sauvin), amaro deciso al palato.

Duchessa (Birra del Borgo). Gradazione: 6.2%. Birra dorata dal buon equilibrio tra note acidule e note amare.

Rude Boy (Toccalmatto). Gradazione: 5,6%. Color tonaca di frate, al naso profumi di lievito mentre al palato è amara ma risaltano note mielate e caramellate. Una IPA sui generis.

Witte (Trappe). Gradazione: 4,8%. Birra fresca e leggera, con sentori di lievito e frumento e naso leggermente speziato.

Reale Extra (Birra del Borgo). Gradazione: 4,8%. Variante della Reale, nella quale vengono impiegati luppoli americani (amarillo e warrior).

Saint Lavinus (Cantillon). Gradazione: 5,0%. Lambic maturato due anni con uve Merlot in botti di rovere francese. Color rubino intenso, i classici sentori Lambic s'intrecciano alle note vinose del Merlot.

Triple (Trappe). Gradazione: 8,0%. Birra d'abbazia dorata carica, naso floreale e speziato, finale lungo leggermente amaro.

Quadrupel (Trappe). Gradazione: 10,0%. Ambrata intensa, note ferrose al naso, in bocca è liquorosa, corposa, con sentori agrumati.

Febbre Alta (Troll). Gradazione: 7,8%. Birra ambrata molto profumata, floreale, speziata, profumi di erbe e frutta matura.

Daù (Troll). Gradazione: 3,9%. Saison dorata, naso speziato, al palato leggermente pepata e acidula.

Castagnale (Birra del Borgo). Gradazione: 4,2%. Birra alle castagne, ambrata, naso profumato, vellutata al palato, in bocca sentori di castagne essiccate.

Panada (Troll). Gradazione: 4,7%. Blanche prodotta con grano tenero e saraceno, aromatizzata con coriandolo e scorza di arancia amara, zenzero e foglie di una pianta tipica della macchia mediterranea ligure.

Supersonica (Turan). Gradazione: 4,6%. Rivisitazione più luppolata della Sonica.