mercoledì 17 novembre 2010

Settima serata, seconda stagione: venerdì 12 novembre

Cooming soon.

Sesta serata, seconda stagione: martedì 2 novembre

Il sondaggio su Paper fa successo: ecco a voi le lettere più belle. Tra le birre, intanto, San Paolo tiene banco

Bentornati al sondaggio del mese di novembre, intitolato “Quel faccino non ti sembra Paperino?”. Sì, parliamo di Dani e delle sua inconfondibile somiglianza (nessun commento, per favore) con Donald Duck. Sono giunte – abbiamo lavorato giorno e notte: era inevitabile, ne siamo consapevoli – numerose mail alla sede del nostro blog. Ecco, dunque, un resoconto delle votazioni dei lettori, nonché il chiarimento di dubbi e perplessità.


Cari signori del blog, mi chiamo Rina e vengo da Vetralla. Volevo il numero di Paperino, mi ricorda molto mio marito Settimio giunto a miglior vita nel lontano '84. Sapreste, dunque, darmi un suo contatto? (Rina da Vetralla)
Cara Rina, con un messaggio privato le abbiamo fornito via, numero di telefono fisso e cellulare del suo amato Paperino. Stia tranquilla, con lui ce n'è per tutte.


Vorrei esprimere perplessità sulla somiglianza delle persone accostate. L'una reca in sé la felicità e la spensieratezza dei giorni migliori, l'altra ritrae un sorriso impostato, oltretutto ricorrente in numerose istantanee pubblicate in passato. (Melchiorre da Orgosolo)
Se ne faccia una ragione, a noi piace così.

Quel tale a me sembra di averlo visto nei pressi di Villa Borghese con un impermeabile: è possibile? (Salvo dal New Jersey)
Era lui, ci hai preso: ma non pensare cose strane.


Hey, posso avere il numero di quello sulla destra? Lo vedrei molto bene come rapper-gangster nella mia città. (Dogg da Long Beach, California)
Il nostro Paper ascolta solo musica classica e vuole rimanere nella sua "One hundred cells": non scherziamo, Dogg.


Dopo l'inevitabile pubblicazione delle lettere inviate dai nostri numerosi lettori, passiamo alla stretta cronaca della sesta Open Night di questa stagione (martedì 2 novembre).

Le ottime birre provate dalla Ds – con la quale non mancava il guest Paolo, detto “Junior” da Bibi Fettina Panata, per una presunta affinità nelle scelte “lavorative” – sono state sei. Ipè Harvest del birrificio San Paolo ha riscosso un successo notevole, ottenendo cinque stelline. Buon riscontro anche per la belga La Chouffe, con quattro voti. Una sola stella per la connazionale Vichtenaar (7.5%) di Verhaeghe. A secco, invece, Malthus Pils ( ,Birrificio di Como), Organic Ale (4,6%, St. Peter's) e Pecan (5%) di San Paolo.

venerdì 12 novembre 2010

Quinta serata, seconda stagione: martedì 26 ottobre

Una serata particolare, poche le cose da dire. La Rip Tide è fantastica e PaperCif trova il suo "Avatar"

Poco da dire per quanto riguarda la quinta serata: la Drinking Society, nella serata del 26 ottobre, non è stata facilmente scrutabile.

Tra loro si confabulava di eventi, di spine e di fusti. Smartphone disdicevoli (sempre in mano a PaperChif) si accostavano ad altri promettenti, ma ancora carenti. La cosa più importante, però, è che su questi terminali (“Bene, amici di telefonino.net”) uscivano prime immagini da accostare agli ormai celebri membri della Ds.

AVATAR - Fonti certe dicono che Quella di Paperino (PaperCif per le strette conoscenti) sia già stata approvata dal consiglio direttivo. Ve la mostriamo qua: non trovate anche voi che il sorriso del buon vecchio e classico papero della Disney sia identico a quello di Dani? Commentate pure, se non siete d'accordo. E intanto c'è già chi parla della migliore immagine per Don Matteo o per una fettina panata degna di nota. Nella prossima puntata sapremo dirvi di più.

TORNANDO SERI - Come? Ah, già: le birre! Guidata dall'incorreggibile Irene, la Ds in questa serata ha fatto scelte all'unisono e ha evitato i danni del Re Magio (leggi Wayan). Tutti hanno assaggiato una Marzen di Shenkerla, votata all'unanimità. Stesso discorso per la Rip Tide. Non a caso, quest'ultima è la base della Paradox: attenti al cane! A buon intenditor...

Quarta serata, seconda stagione: mercoledì 20 ottobre

Lo sciopero di Bibi con la cedrata e la scommessa vinta da Paolo. 33 Ambrata stupisce, Twenty delude


Mercoledì 20 ottobre: Bibi è lì seduto a sorseggiare il liquido nel suo bicchiere. L'espressione sul volto non è quella di sempre, estasiata e rapita. È scuro, quasi inespressivo. E il motivo non è facilmente intuibile. Chiediamo aiuto al vocabolario, estrapolando significati di senso comune riferiti a due bibite in particolare. Il primo: “Bibita dissetante a base di sciroppo di cedro”. Il secondo: “Bevanda ottenuta per fermentazione alcolica di una decozione acquosa di malto di orzo, di frumento e di altri cereali, mescolata a sostanze aromatizzanti come il luppolo e contenente anidride carbonica”.

GIALLOGNOLA - Chiariamo subito che la prima spiegazione si riferisce alla cedrata, mentre la seconda alla più comune (almeno in casa Ds) birra. Quale delle due bevande si troverà nel bicchiere di Fettina Panata? “La seconda”, direte in massa, fuorviati dalle abitudini della Ds. Errore: il liquido che si trova nel bicchiere incriminato è di un giallognolo fluorescente. C'è una strana aria al tavolo della Società. Eppure Paolo ha appena vinto la scommessa con Zoso e ha ottenuto la birra che gli spettava da accordi. Tutti guardano Fettina Panata che sciopera. L'aria all'Open non sembra più la stessa. Cosa sarà successo mai? Cosa è successo non importa, quel che conta è che la questione si risolverà in pochi minuti. Statene certi.


33 VOLTE SÌ - Nel frattempo gli altri provano le new entry. Non possono degustare la già apprezzata Dea Maia. E se non lo fanno devono solo ringraziare la puntualissima Irene. Ai tavoli arriva una Twenty, che non riscuote successi o stelline. Nel giro successivo Dani degusta una Best Bitter, che alla fine sarà consigliata solo da lui. La chicca della serata arriva direttamente da Borgorosi: 33 ambrata, spillata a pompa. Un vero piacere, che rimette il sorriso quasi a tutta la Ds. Ma uno di loro, nel frattempo, ancora ha lo sguardo rivolto verso il basso. Solo un colpo di scena “eccellente”, potrebbe ritirarlo su. Zoso confabula con Re Magio, gli altri partono con qualche insulto. La tensione arriva alle stelle. Ed ecco arrivare, come per magia, una 10 e lode sul tavolo. “Questa te la bevi?”. Un attimo di attesa e di tensione. La risposta arriva col sorriso sulle labbra, forse merito della presenza di Roberta che è passata a trovare la Ds (annunciando, peraltro, funesti programmi per il suo compleanno). Fatto sta che il verdetto è positvo: “Sì”. E finalmente la fettina torna a sprizzare (o spruzzinare) pangrattato da tutti i pori. Bentornato Bibi.

martedì 19 ottobre 2010

Seconda stagione: terza serata, martedì 12 ottobre

La terza serata tra considerazioni esistenziali, scommesse con il guest e birre a cinque stelle


E tre. È la terza serata della nuova stagione. I ritmi sembrano ormai essersi ristabiliti. Nonostante il vuoto lasciato dal direttore e da Aspirante Re Magio, la Ds c'è sempre. Dopotutto, Re Magio è sempre lì, preparatissimo e puntuale. Lo stesso vale per Giaguarino. Franceschina riesce ad accogliere i ragazzi sempre come ospiti d'onore. E Irene offre un tutorial unico nella scelta delle birre. E Serg(h)io? Relegato al pranzo: l'età avanza anche per lui e spingerlo a fare le ore piccole costituirebbe una richiesta alquanto irrispettosa.


SCOMMETTIAMO? - Mentre anche la Ds analizza tutti questi dettagli sul nuovo corso dell'Open Baladin, fa il suo ingresso nel locale, solita ora, martedì 12 ottobre. Gradita presenza quella del Simon, che in un'altra occasione aveva già timbrato il cartellino. Attenzione, attenzione: Paolo non manca nemmeno stasera e parla animatamente con Zoso. Si parla di quattro serate, di cinque serate. Si discute su scommesse fatte giorno addietro. Alla fine, sembra che il guest abbia ragione, supportato da tutti. “Avevi detto che alla quarta me offrivi 'na birra!”. Zoso, alla fine, annuisce, ma ribadisce secco: “Sì ma questa è la terza eh...”. Vero. Chiacchere: è ora di bere. E di farlo per bene.


CINQUE STELLE - L'elenco delle birre da scegliere è notevole. La Ds ha preso una decisione netta: la prima serata non è valida ai fini del nuovo sistema di votazioni. Si ricomincia, quindi. Re Magio si avvicina al tavolo. Degna di nota la sua dote mnemonica: riesce a ricordare le birre provate dalla Ds. O almeno ci prova. “Uè, ho una Gina frisc' frisc' di Birra del Borgo. 'Na birr co' 'u Tim'”. Intendeva dire che ha una birra fresca fresca, chiamata Gina, fatta da Birra del Borgo, con aggiunta di Timo. Il coro della Società è unanime: “Fanne cinque!”. Più una, naturalmente. Non tutti rimangano stupiti come spesso è capitato con le creature del birrificio in questione. Ma a molti piace questa spezia, particolarità che le regala due stelle. Poi arriva una Stria, di Toccalmatto, che perde tutte le potenzialità gustative dopo una birra fortemente speziate. Nessuna stella, quindi. Intanto Zoso sprona Paolo: “Guarda, se vai da quella a quel tavolo e je dici “ahò, questo spruzzina da paura”, indicando Daniele, te offro tre birre”. Chiudiamo questo triste capitolo. Contemporaneamente, ecco una Duse, già provata dalla Ds nella prima sera e osannata anche in questa: cinque stelle. Zoso prova una Guldenberg, che porta a casa una sola votazione. Poi è il momento delle barricate. Ed ecco arrivare la 16 gradi, birra a cinque stelle, per l'ovazione generale. Manca un tocco, però. E di classe. Arriva una 10 e lode, quindi. Bibi impazzisce e chiede di poter dare singolarmente cinque stelle a una creatura da lui adorata. Le regole, però, parlano chiaro: una stella a disposizione per ogni birra.

martedì 12 ottobre 2010

Seconda stagione: seconda serata, giovedì 7 ottobre

Dopo l'evento della prima serata, ecco la Ds al completo con tante novità in serbo sulle votazioni. E intanto la questione guest anima la serata


L'evento del primo anniversario dell'Open Baladin è passato da soli tredici giorni. La mastodondica quantità di birre bevute dalla Ds è stata smaltita, sì, ma il ricordo è ancora fisso. Quei cask in legno, sapori unici. L'addio al direttore ha fatto male. Quello ad aspirante Re Magio pure. Eppure Andi, Bibi, Dani, Zoso e Vi sono lì. Varcano la soglia. Consapevoli che ciò che è stato non si ripeterà mai, ma ciò che sarà potrebbe essere ancora più bello, un giorno. Re Magio è sempre lì, dietro al bancone. Girano facce nuove tra i baladinari. Franceschina, impeccabile, non manca. E la sete, immancabile, avanza. E il rito del guest, imprescindibile, dà vita a diatribe degne degli storici lanci della monetina. Ah, sì, a proposito: ci eravamo lasciati col dubbio delle elezioni. Ci saranno sempre regine ogni Open? E poi: la prima serata vale ai fini della degustazione numerica? Ancora: la Ds ripartirà daccapo col conteggio, oppure rimpinguerà la lista di 118 birre già provate? Chissà.


GIOCO D'AZZARDO - Intanto gli eroi di via degli Specchi prendono posto. Vanno su, nella sala della zia, dove solo tredici giorni prima il mondo sembrava aver trovato il suo habitat naturale all'Open. Stasera, 7 ottobre, l'atmosfera è diversa, quasi nostalgica. Ma la sete, come detto, è sempre epocale. “Non è nuovo da queste parti”. “Vero? Anche io penso di averlo già visto”. Tra i tavoli, i clienti iniziano a sgomitare. I brusii si amplificano. Parlano del guest. È Paolo, già presente alla prima serata della seconda stagione. E nella scorsa stagione marcò visita nella seconda serata, con Alessandro, presente anche stasera. Cosa dice Zoso, però? Dichiarazioni clamorose! “Tanto non c'hai la costanza. Non riesci a veni'”. Roba da matti, accuse pubbliche. Bibi ride, ma decide di prendere le parti del nuovo arrivato: “Io su Paolo ce punto”. Andi fa cenno di sì con la testa e alza per un attimo gli occhi dal menu che già spulcia da minuti per scovare qualche chicca: “L'ho sempre detto che secondo me poteva essere lui il nuovo guest”. Vi se la ride di gusto, pensando ai giorni in cui poteva solo bere, zitto, senza votare. Dani osserva la scena compiaciuto, maneggiando un disdicevole smartphone. Leggende dicono che l'argomento si sia arricchito di un dettaglio durante la prima serata, durante la quale pare che Zoso abbia rincarato la dose con una scommessa. Purtroppo, il frastuono tremendo che regnava il 24 settembre – e non dimentichiamo che suonavano anche i Telefunk – ha interrotto il nostro meticoloso ascolto. Non riusciamo, quindi, a riportare l'esatta portata della sfida. Possiamo dirvi, però, che Paolo e Zoso hanno chiaramente scommesso stringendosi una mano. E fonti accreditate e molto interne alla Ds (delle quali vogliamo fidarci) riportano cifre simili: quattro presenze in due mesi. Pare che poi, Paolo, con fare tronfio, abbia detto: “Te le faccio in un mese quattro presenze”. Azzardi: da una parte e dall'altra.


STELLE E SDRICIE - Notizia bomba. Mentre si ride ancora per la questione guest, arriva la novità dell'anno. Non c'è più l'elezione democratica della regina, ma una votazione particolare. Ogni membro della Ds, quindi, sceglierà se dare o meno la stellina alla birra appena provata. Più stelline ci sono, più la birra è altamente consigliata e strettamente accostabile a quelle che erano regine. La Ds, quest'anno, è ufficialmente diventata una Repubblica. Tra una "sdricia" di pollo e l'altra, la birra che stasera ha riscosso più consensi è la H10op5, creatura di bidu, con ben quattro stelle. A seguire, buona recensione con tre stelle per la boema Svetly Lezak (anche ribattezzata 4-3-3 dalla Ds in onore di Zdenek Zeman) e per la Hoppycat di Birra del Borgo. Da notare che sul tavolo della società ha fatto la sua comparsa una Abt 12 di St. Bernardus, una delle birre prese durante il primo giro dell'Open, a gennaio 2010. A proposito: sulla data dell'inizio dell'Open sono sorti dubbi atroci. Gli storici sono al lavoro. Al più presto avrete notizie su quello che sarà il primo anniversario della società. E non solo.

sabato 25 settembre 2010

Seconda stagione: prima serata, venerdì 24 settembre

I ragazzi dell'Open festeggiano il loro primo anno di apertura e la Drinking Society lo fa con loro, tra botti di legno, partenze inaspettate e luppolo a fiumi. Un solo voto alla serata: 10 e lode


“Di qualità, non comune”. Di che si tratta? È la definizione del termine “speciale” presente in qualsiasi vocabolario. Speciale, sì. Senza esagerazioni, senza iperboli o artifici. L'Open Baladin è questo. L'Open Baladin regala questo. Serate speciali, uniche, rare, eccezionali e fondate sull'alta quailtà. Chiedetelo alla DS, che apre il 24 settembre la sua prima Open Night della seconda stagione. Chiedetelo a loro, non appena usciti dal locale di via degli Specchi. Forse non sanno articolare molto bene le parole, in questo momento dominato dall'ebbrezza. Forse le birre, questa volta, non sono state le solite (solo nel numero) tre (e i portafogli ne hanno risentito!). Si vive una volta sola, però. “E magari si potesse vivere sempre così”, sottolinea una fonte anonima interna alla Drinking Society. Ha ragione, perché il 24 settembre cade il primo anniversario dell'Open Baladin. E proprio in questa serata (guarda caso...) Andi, Bibi, Dani e Zoso hanno deciso di riaprire le danze col loro locale preferito (Vi è assente perché inviato speciale della DS all'Oktoberfest). Non sono giunte alle nostre orecchie le solite descrizioni delle birre, ma solo versi di estasi, sguardi stupiti, occhi umidi da risate e dall'emozione. Una serata speciale, appunto. Con tanti ospiti: Paolo, Giulia e Fabiola, Matteo e Fabiola II, Roberta e Angela (in rigoroso ordine di comparsa). Con tante nuove birre. Lo ripetiamo, non descritte e analizzate con la solita professionalità, ma semplicemente gustate con una passione raddoppiata. I cask di legno contenenti 10 e lode (Opperbacco), Xyayù (Baladin) e 16 gradi (Birra del Borgo), sono solo tre delle tante chicche offerte della serata. Hoppy cat, XXBitter, Noscia, Tschò, Palanfrina, I Hardcore You, Stray Dog, Mummia, Lambic 2008, Baltic Porter, Best Bitter, Open Mind, Birolla, Duse, Guldenberg, Saint Lamvinus: un piccolo elenco della contenuta degustazione tenuta dalla Ds. Il ringraziamento va a tutti i baladinari presenti, sempre disponibili e pronti a mettere in moto un servizio unico nella Capitale. L'altro ringraziamento va ai Telefunk che hanno dilettato la sala con una performance di fiati che ha donato allegria e spensieratezza a tutti. Ultimo in lista, ma non in prestigio, è il Direttore. La sua avventura con l'Open, per il momento, si conclude qui. E la DS ne risentirà molto. Grazie Director per tutta la disponibilità mostrata in quest'anno. Ad maiora.


P.s. Riportiamo qui il solito comunicato rinvenuto al termine dell'Open Night.

La DS comunica che nella serata di apertura non è stata eletta regina alcuna, ma è stato consegnato nelle mani di Opperbacco uno scettro honoris causa per la sua fantastica 10 e lode in botte.


Drinking Society

mercoledì 30 giugno 2010

Ventesima serata, mercoledì 30 giugno

Finisce la prima stagione della gloriosa DS: 118 birre, per un misto di passioni, amari erbacei, tonache di frate e tanti altri leitmotiv. I ragazzi dell'Open salgono sul trono. Assieme a Brew Dog e a Birra del Borgo

E si parlava di noi. Si parlava di Open Baladin. Si parlava di via degli Specchi. E si parlava di birre. Si parlava di malti, di luppoli, di spezie. Si parlava, fin troppo, di amaro erbaceo. Si parlava di ospiti, di special guests, di prove di ammissione. Si parlava del futuro. Si parlava del passato. E si parlava di chiara, di scura. Si parlava di tonaca di frate, di torbida, di ambrata. Si parlava di fruttata. Si parlava di alcolica. E si parlava di “sdricie”. Si parlava di scrocchette e di palle di cammello. Si parlava di spruzzinate. Si parlava di gialli. Si parlava di “esagerata nella misura 0.3”. Si parlava di loro, dei ragazzi dell'Open. Si parlava di Re Magi e aspiranti. Si parlava di tutti. Si parlava di tabacco del Kentucky, si parlava di KeTo. Si parlava di “ragazzi questo è il menù delle birre, questo del cibo e questo delle birre in bottiglia”. Si parlava di petit pub, di nonni clandestini, di sale della nonna. Si parlava di Kuaska. Si parlava di Brew dog e di Birra del Borgo*. Si parlava di Baladin, di Maiella e di tante altre. E si parlava di aceto ponti. Si parlava di “altro giro?”. Si parlava di centodiciotto birre. Si parlava di passione. Si parlava di...Open night. Evviva la DS. Evviva l'Open Baladin. Evviva Andi, Bibi, Dani, Zoso e Vi. Evviva tutti gli ospiti speciali. Evviva i teku. Evviva tutti i ragazzi dell'Open. Evviva la birra gentilmente offerta dallo staff per l'ultima serata della stagione, il 30 giugno. Evviva tutto. Evviva la fatata.

* Per l'ultima serata, senza regina, la DS vuole esprimere il proprio parere sui birrifici provati in questa stagione. La medaglia va a Brew Dog per quanto riguarda i birrifici esteri e a Birra del Borgo per quelli italiani. Due voti espressi col cuore.
In fede

Drinking Society

Diciannovesima serata, domenica 27 giugno

Tre metri di fuorigioco, tre panini, tre membri dell'Open. Una sola birra in ballo: castagnale. E arriva pure il giallo per Quajetta


L'Italia. Questa nazione un po' così (come?). La Penisola famosa in tutto il mondo. Pizza, mandolino, pulcinella, pasta eccetera. Eccetera cosa? Beh, tante cose. Una sta diventando famosa proprio in questo momento, domenica 27 giugno. Tevez ha appena segnato un gol in stile calcetto oratoriano: “Passala! Passala qua che non c'è nessuno!”. Il piccolo argentino del City si trova oltre tutti i difensori, oltre il portiere, praticamente sulla linea di porta. Quanti di noi avranno pensato: “Ammazza, quante volte l'ho fatto eh?! Non m'areggeva er fiato, così me mettevo vicino alla porta avversaria e segnavo come 'na macina! C'avevo 'a media gol de Pelè!”. Sì, vero. Con la piccola differenza che Pelè ha sempre giocato a calcio. E quindi col fuorigioco. La regola delle regole. L'unica più infame del suono della campanella a fine ricreazione. Ma quel mastino di Tevez ha segnato in fuorigioco in un ottavo di finale dei Mondiali, mica in una parrocchia del Tufello. Tutto annullato, vero? Macché. Ah! Ops! Lui! Proprio lui! Chi? L'arbitro! È Roberto Rosetti. Col suo fido Ayroldi alla bandierina. Ma pensa un po'. Rosetti, tre metri di fuorigioco che fanno il giro del mondo. Tre come i membri della DS appena entrati. Ecco un altro motivo per cui l'Italia sarà famosa nel mondo: l'Open Night.


FUORIGIOCO - Andi, Dani e Zoso si siedono stupiti. Ma cavolo! Ma com'è possibile? Parlano di Rosetti, forse. “Non se fa così, non è professionale. Deve prendere una decisione chiara. Non po prima di' 'na cosa e poi n'altra”. Sì, sì, parlano sicuramente de Rosetti. “Sei entrato da poco nel giro, devi fa er serio”. Giro? Da poco? Ma Rosetti arbitra pure da troppo...“Io propongo ammonizione!”, dice qualcuno dei tre. Ammonizione? Ma per chi? “Sì sì, ammonizione per Vi”. Evidentemente non parlavano affatto del “buon” (ex) arbitro italiano, ma dell'ex Guest. “Non poi di' che prima non ce sei perché sei stanco e dopo esci colla ragazza tua...eh, qua se lavora eh”, dice Dani. Andi intanto sfoglia il menu. “Dico Castagnale, mai provata. Poi ve la faccio assaggia'”. Zoso e Dani si guardano. E memori della storia inerente alla varicella che girava a Ingegneria declinano: “No, grazie!”. Parte, così, la degustazione di birre già provate.


QUAJETTA GIALLA - Questa sera si mangia soprattutto. Ottimi panini sfornati direttamente dalla cucina del Baladin. Si parla del più e del meno. Si parla del futuro della Ds. Le idee non mancano affatto. Saranno tutte messe in pratica? Chissà. Eccone una che viene attuata immediatamente. Papercif confessa: “Vincenzo me aveva detto che era impegnato...ma poi me ha confessato che usciva co Monia, ve rendete conto?!”. Il coro è unanime: “Giallo!”. E aspirante Re Magio arriva puntuale. Come la Regina, che non manca mai: Castagnale Regna.


L'aspirante Re Magio con il cartellino rivolto a Vi (Quajetta Panata)

domenica 27 giugno 2010

Diciottesima serata, domenica 20 giugno

È la prima notte da membro di Vi, ma parte il Bottle Exception. Bibi manca ancora. E la Reale sale finalmente sul trono


“Ma Bibi manca ancora?!”. Vi è lì, nella sua nuova veste da membro della DS e già vuol far valere un suo sacro diritto: “Io propongo ammonizione eh”. Propone, ma gli altri non accolgono la mozione. Parliamo della solita Open Night, naturalmente. Sono là, tranne Fettina Panata, ancora una volta. Andi, Dani, Vi e Zoso provano a fare un triplo giro di birre inedite come da regolamento. Ma i volti parlano soli: “No! Non ne manca nessuna regà...”. Andi sentenzia così l'assenza di nuove esperienze da testare, per lo stupore di tutti. Vi sembra deluso: alla prima Open Night da membro ufficiale non potrà votare. Poi, dopo una rilettura più attenta, Don Matteo tranquillizza gli animi: “Forse una ne manca...”. È la Du'. Sotto con questa Open Night. Al lavoro!


FATTI DI VETRO - “Leggerina eh”, la DS non si aspettava certo qualcosa di potente da una saison, però la foga è troppa e la Du' non riesce ad appagarla. Si percepisce dai discorsi che la stagione è in chiusura. I ragazzi fanno piani futuri: “Facciamo un ordine grandioso, per chiudere in bellezza”. Così la DS si organizza per quello che, un giorno, potrà essere ricordato come evento del secolo. Ma ora bisogna lavorare di fantasia. Possibile che non c'è neanche una soluzione per questa serata? Ci pensa, non a caso, l'aspirante Re Magio: “Io vi consiglierei anche di approfondire il reparto bottiglie”. Neanche il tempo di formulare correttamente la parola “bottiglie” che la DS grida in coro: “Bottle Exception!”.


STUPORE - In sala lo stupore è palpabile: “Oh ma non era solo con quelle alla spina?”, chiede una ragazza al suo uomo, visibilmente turbato per l'interesse della sua amata verso la DS. “Ah boh, non lo so, ma beviamo su!”, svia lui, volendo cambiare argomento. Ma la graziosa fan dell'Open Night non cade nel tranello: “Io so bene che la DS beve solo birre alla spina: l'ho sentito al telegiornale!”. Valle a dare torto. Lui continua a non dare soddisfazione alla sua donna: “Può darsi, può darsi. Oh, bone 'ste fatate, eh?”. Per lei si tratta di una pugnalata al cuore sentirlo parlare di fatate: “Sempre con queste fatate te! Ti sto parlando di una cosa seria! Dell'Open Night!”. Valle a dare torto, ancora una volta... Ignara (o quasi) della discussione che sta avvenendo qualche passo più avanti, la DS aspetta con ansia la sua birra. Non c'è Open Night che si rispetti senza ospiti e la DS ha il piacere di accogliere Stefania, la Mary Poppins del nuovo Millennio: porta sempre con sé un oggetto utile al prossimo. E tempo fa, appunto, ha regalato alla DS dei fantastici sottobicchieri: grandiosa! Dani, nel frattempo, è distratto. Nota una coppia che litiga. Lei è carina. Lui è uno di quelli per la serie “ma guarda co chi cazzo sta quella!”. E da buon PaperCif zozzone inizia a lavorare. Ma questa è un'altra storia. Questa è la solita storia.


RUGGINI - Arriva una bottiglia di Noscia (Malto Vivo). Il Re Magio regala una chicca ai Quattro: “Ecco qua, stappata! Imparate: se c'è ruggine all'interno del tappo avete tutto il diritto di farvi cambiare la bottiglia. In quel caso vorrebbe dire che è passata dell'aria”. Poco importa che la DS, più tardi, sfrutti immediatamente il consiglio: “Oh Re Magio! Cambiacela!”. Naturalmente a bottiglia finita, naturalmente per bere sempre di più. Per essere sempre più Open. Per essere sempre più Night. Sempre più Baladin. A meno due serate dalla chiusura stagionale.



È stato rinvenuto un comunicato sul tavolo della DS. Ve ne riportiamo una fedele trascrizione

“Per l'impegno profuso in questi anni. Per le preziose intuizioni messe in pratica. Per la pazienza mostrata. Per un numero non precisato di motivi, la Ds vuole donare la sua prestigiosissima medaglia al merito birraio al birrificio Birra del Borgo, premiandola per la fantastica serie delle birre con la denominazione Reale. Il fatto che tali creature non abbiano mai ricevuto lo scettro di Regina della Serata non vuol dire che la società non apprezzi il lavoro di Leonardo e del suo birrificio, ma dimostra come la sua opera magna si sia semplicemente scontrata contro una degna rivale capace di usurparle un titolo più che meritato. Evviva la Famiglia Reale”.

Diciassettesima serata, domenica 13 giugno

Nel caldo torrido del Baladin la DS fa la sua solita serata, ma la fronte scotta troppo: Febbre Alta regna


Impegni e varie peripezie rischiano di distruggere i progetti di lavoro e di ricerca di molte società italiane. C'è la crisi, c'è la crisi: già. La DS, però, è sempre lì. Un po' rimaneggiata, sì, ma c'è. Andi, Dani e Zoso non mancano neanche stasera, domenica 13 giugno, in un caldissimo Open Baladin. Si siedono accanto al bancone, per cercare di carpire tutti i segreti del grande Re Magio, attivo come non mai. Una bella sorpresa arriva immediatamente: Leonardo di Birra del Borgo. “Ragazzi, come va?”. Benissimo naturalmente, si vede che la DS è in salute nonostante le assenze. Ed è felice perché proprio Leonardo, il grande Leonardo autore della Reale sia lì, a prendere il loro primo ordine. Peccato che manchi Bibi proprio stasera, noto estimatore di Birra del Borgo e del suo fondatore. Si parte quindi, altro tour di birre, altro giro di degustazione, altra Open Night. La diciassettesima.


DANI COATTO – Gli occhi di Zoso si illuminano anche stavolta. Tutto per un nome: Saint Lamvinus, una Lambic. Ma il momento poetico instauratosi tra 33 Denari e la creatura targata Cantillon si interrompe immediatamente per bocca di Dani: “Oh regà, ve preannuncio il mio nuovo look dell'estate”. Sentiamo. “Me raso i capelli sulle tempie e me li lascio più lunghi sopra”. Andi sentenzia: “Da coatto insomma”. Il buon Paper Cif, però, non ci sta: “Non so da coatto oh, dai”. Ai lettori l'ardua sentenza. Nel frattempo sono arrivati i calici. Zoso sta già gustando la sua amata Lambic, insolitamente rossa: “Ottima”. Gli altri lo guardano stupito: “Ma come fai a magnacce?”. Dani, addirittura, la definisce così: “Sa de serranda”. Anche stavolta, ai lettori l'ardua sentenza. Andi sta assaggiando una Quadrupel, ambrata e ferrosa. Paper Cif beve una Tripel: “Sentite come è alcolica!”. Zoso la prova: “'Sto odore me pare floreale, no alcolico”. Andi annusa: “Pure pe me è floreale!”. E so tre: a voi l'ardua sentenza.


FRONTI BOLLENTI – Non c'è Open senza ospiti. Ed ecco arrivare Mutambo (alla sua seconda comparsa) e Simon (all'esordio). La DS all'unisono beve un'ottima Febbre Alta, mentre i due novizi provano nuove birre dai luppoli struggenti. Piano piano, affiora la consapevolezza che la Ds ha provato molto e che la chiusura estiva sta per avvicinarsi. Così i membri della società mettono su piani futuri, pensando già al lontano settembre, quando saranno nuovamente assetati come il primo giorno a provare nuove birre al Baladin. Il tutto accompagnato da un giro di birra (replay) gentilmente offerto da Zoso, con i soldi della vittoria (meritatissima dicono in giro) al fantacalcio. Il Re Magio, nel frattempo, merita una medaglia all'onore per aver perso un dito sul campo. Ma non c'è problema, ne ha altre nove a disposizione. E per spillare basta un polso. Intanto al Baladin si alza un caldo infernale, colpa dell'impianto rotto dell'aria condizionata. E la temperatura corporea della DS si alza a dismisura. Le fronti scottano, le teste scoppiano. La sete aumenta, la gola è secca. Come se tutti ce l'avessero a 40: Febbre Alta regna.

Seconda Stagione: finora abbiamo bevuto 36 birre

Nuovo format per la seconda stagione: accanto al nome di ogni birra ci saranno degli asterischi. Per Ogni * un membro della DS consiglia di assaggiare quella birra!


Artigianale ** (Bidù). Gradazione: 6.2%. Bitter d'ispirazione inglese.

H10 op5 **** (Bidù). Gradazione: 5%. 10 differenti luppoli in 5 diverse fasi di lavorazione.

Grooving hop ** (Toccalmatto). Gradazione: 6.%%. Birra ad alta fermentazione di stile Blonde/Golden Ale.

Svetly Lezak *** (Pivovar Kout). Gradazione: 5%. Pils boema.

St. Ambroeus (Lambrate). Gradazione: 6.8%. Birra chiara in stile d'abbazia.

Hoppycat *** (Birra del Borgo). Gradazione: 6.8%. Black IPA.

Gina ** (Birra del Borgo). Gradazione: 6.0%. IPA prodotta con l'aggiunta di timo.

Stria (Toccalmatto). Gradazione: 4.8%. Ispirata alle alt bier/kolsch tedesche.

Duse ***** (Acelum). Gradazione: 6.4%. Pale Ale.

Guldenberg * (de Ranke). Gradazione: 8.5%. Triple belga.

16Gradi ***** (Birra del Borgo). Gradazione: 16.0%. Maturata per 16 mesi in barrique.

10 e Lode ***** (Opperbacco). Gradazione: 10.0%. Trappista maturata per 12 mesi in barrique.

Twenty (Acelum). Gradazione: 4.0%. Golden Ale.

Dea Maia (Maiella). Gradazione: 4.0%. Blonde.

Best Bitter * (St.Peter's). Gradazione: 3.9%. Bitter inglese.

XX Bitter **** (de Ranke). Gradazione: 6.0%. Reinterpretazione belga dello stile bitter inglese.

Marzen ***** (Schlenkerla). Gradazione: 5.1%. Capostipite delle Rauch Bier.

Rip Tide ***** (Brewdog). Gradazione: 8.0%. Imperial Stout alla base della produzione della Paradox.

Wayan (Baladin). Gradazione: 5.8%. In stile Saison.

Ipè Harvest 2010 ***** (S.Paolo). Gradazione: 6.5%. IPA prodotta con luppolo umido, spillata a pompa.

Vichtenaar * (Verhaeghe). Gradazione: 7.5%. Oud Bruin belga.

La Chouffe Houblon **** (D'Achouffe). Gradazione: 9.0%. Tripel belga luppolata.

Malthus Pils (Birrificio di Como). Gradazione: 5.0%. Stile Pilsner.

Organic Ale (St.Peter's). Gradazione: 4.6%. Brassata con prodotti biologici.

Pecan (S.Paolo). Gradazione: 5.0%. Ispirata alle kolsch tedesche.

Dark Island ** (The Orkney Brewery). Gradazione: 4.8%. Mild Ale inglese spillata direttamente dal cask.

Jatobà * (S.Paolo). Gradazione: 5.5%. Stile Altbier.

Mild * (St. Peter's). Gradazione: 3.8%. Mild Ale inglese.

Ipè Extra Hops ***** (S.Paolo). Gradazione: 6.5%. Stile IPA.

Rurale *** (Montegioco). Gradazione: 5.8%. Birra ambrata di puro malto.

Magia (Maiella). Gradazione: 5.2%. Birra a metà tra weisse e blanche prodotta con grano senatore cappelli.

Utopia *** (Troll). Gradazione: 7.5%. Ispirata alle tripel belghe, aromatizzata con miele di rododendro.

Blu **** (Ridgeway). Gradazione: 5.0%. Blonde.

Wanda (Birra del Borgo). Gradazione: 4.0%. Birra alle castagne leggermente acidula.

Freya *** (Acelum). Gradazione: 4.5%. Stile Belgian Ale.

Stella di Natale **** (Troll). Gradazione: 10.5%. Birra prodotta nel periodo natalizio.

Prima Stagione: abbiamo bevuto 118 birre

Cuvée Meilleurs Voeux (La Rulles). Gradazione: 7,3%. Poco frizzante, amarognolo pungente e persistente. Forte sentore di cacao al gusto e all'olfatto. Odore pungente. Colore scuro ambrato.

Abt.12 (St Bernardus). Gradazione: 10%. Ambrata, fortemente speziata.

Ke-To RePorter (Birra del Borgo). Gradazione: 4,6%. Kentucky tobacco beer: foglie di tabacco in infusione. Birra spillata a pompa. Il sentore del tabacco e dell'olio d'oliva spiccano all'olfatto. Al sapore resiste l'aroma delle foglie, affiancato da quello del caffè, della nocciola e del cacao.

Christmas Cu+ (Baladin+Birra del Borgo).. Gradazione: 11%. Odore liquoroso, tendente whisky. Sapore intenso, alcolico. Bassa digeribilità. Schiuma leggera, non resistente: leggero orlo bianco. Esagerata nella misura 0.33 cl. Fruttata a lungo andare.

Triple (La Rulles). Gradazione: 8.5%. All'odore fruttata e sentori di spezie al palato. Colore giallo paglierino.

Cantillon Lambic (Cantillon). Gradazione: 5%. Birra particolarissima: non usa lieviti artificiali, ma la fermentazione avviene naturalmente. Si nota dunque l'assenza di gas e l'odore di vino che accosta la birra al sidro, donandole un retrogusto di limone e un'acidità per nulla indifferenti. Il colore assume le tonalità del giallo ocra .

Harvest (Sierra Nevada). Gradazione: 5%. Birra Amara, sullo stile delle bitter, frizzantina, odore caramellato. Gradevole e di qualità per gli amanti del genere.

Clouviae (Maiella). Gradazione: 6%. Esalta al palato la sua asprezza nel finale con la leggera punta amarognola. Sentori fruttati all'olfatto. Prodotta con marmellata di mele cotogne.

PorterMejo (Troll). Gradazione: 5%. Birra spillata a pompa, caratterizzata da note di cioccolato.

Champale (Scarampola). Gradazione: 6%. Birra rifermentata con lieviti di champagne. Di difficile caratterizzazione, colpisce il retrogusto nel finale.

Karkadè (L'Olmaia). Gradazione: 4.1%. Dal gusto molto dolce, il retrogusto è invece acido. Colore di miele di castagno, tendente ambra. Fiori di Ibicus in infusione.

Triplesaaz (Opperbacco). Gradazione: 7.8%. Si fa apprezzare per la freschezza, l'odore di frutta secca, il sapore e il retrogusto dolciastri.

Bucefalo (Maiella). Gradazione: 9%. Birra pastosa color tonaca di frate. Profumi di frutta secca e liquirizia, amara nel finale.

Panil Ambreè (Torrechiara). Gradazione: 6.5%. Birra di gusto dolce e fruttato, al naso spicca un profumo di miele.

33Ambrata (Birra del Borgo). Gradazione: 6%. Classica Pale Ale dal finale amarognolo.

Brighella (Lambrate). Gradazione: 8.2%. Profumo fruttato, al palato risaltano note di frutta secca. Colore ambrato.

Cortocircuiteo (Pasturana). Gradazione: 5.5%. Birra di ispirazione belga, beverina e dalle pronunciate note di malto.

Centesimale (Karma). Gradazione: 7.5%. Birra prodotta con confettura di mela annurca, note fruttate e finale dolciastro.

Roxanne (Birrificio di Como). Gradazione: 5.8%. E' una bock poco amara.

Triplipa (Opperbacco). Gradazione: 7.8%. Birra dall'intenso colore giallo miele, è caratterizzata da un perfetto equilibrio tra un gusto dolce e un finale amarognolo.

Brune (Baladin). Gradazione: 4.8%. Ispirata alle stout irlandesi, al sapore ricorda molto la Beamish. Sentori di caffè e liquirizia.

Bia Ipa (Birrificio del Ducato). Gradazione: 6.4%. La sua caratteristica principale è l'intenso amaro agrumato ed erbaceo.

Lurisia10 (Baladin). Gradazione: 9.2%. Prodotta con i lieviti della Elixir, il suo sapore tende al dolce e i profumi richiamano odori floreali.

Open (Baladin). Gradazione: 7.5%. E' una chiara dal colore giallo intenso, caratterizzata da sentori fruttati al naso. L'impatto è amaro ma nel finale lascia un sapore fruttato. Frizzante e fresca.

Bastarda Doppia (Amiata). Gradazione: 6.5%. Birra dal colore ambrato intenso prodotta al 40% con castagne. Al naso profumi di vaniglia e castagna. Il sapore di castagna è persistente.

Cubulteria (Karma). Gradazione: 6.5%. Birra dal profumo del grano, aromatizzata con buccia d'arancia e cannella. Dolce e dal retrogusto dotato di una buona acidità. Il finale è agrumato.

Stim Bir (Birra del Borgo). Gradazione: 4.5%. Birra ambrata che al naso richiama i sentori del caffè. All'assaggio si apprezzano subito le note amare che scompaiono poco dopo.

Nora (Baladin). Gradazione: 6.8%. Birra 'egizia' dal color rame. Frizzante, fresca, equilibrata.

Lemon Ale (Karma). Gradazione: 5.5%. Birra di frumento realizzata con l'aggiunta di buccia di limoni di Sorrento. Il profumo e il sapore di limone sono intensi e persistenti.

Wabi (Orso Verde). Gradazione: 4.8%. Birra Bionda dall'odore caramellato e profumi di mandorla. Spiccatamente amara.

Dorina (Troll). Gradazione: 5.2%. Birra dal colore della resina, caratterizzata da profumi floreali e un retrogusto agrumato. Equilibrata.

Elixir (Baladin). Gradazione: 10.0%. Birra ambrata prodotta da lieviti del whisky, che ne caratterizzano il gusto e l'odore. Alcolica e amara.

Noviluna (Maiella). Gradazione: 5.9%. Birra di frumento dagli intensi odori floreali, fresca e beverina.

La9 (L'Olmaia). Gradazione: 6.5%. Birra ambrata, dall'odore erbaceo. Gusto amaro e finale erbaceo.

33Dorata (Birra dle Borgo). Gradazione: 5.5%. Birra ipa chiara dalle note erbacee e dal gusto amaro.

Super (Baladin). Gradazione: 8.0%. Birra ambrata dall'odore fruttato. Dal sapore alcolico non persistente e equilibrata nel finale.

L'Una (Opperbacco). Gradazione: 6.4%. Birra color miele, leggermente corposa. Odori di frutta secca, equilibrata e beverina.

Negramara (Birranova). Gradazione: 4.5%. Birra color rame dall'odore del caramello. Frizzantina e leggermente amara.

Duchessic (Birra del Borgo). Gradazione: 5.2%. Birra che nasce dal blend di Duchessa e Lambic di Cantillon. La fusione regala intensi profumi di olive, che si ritrovano anche nel sapore. Finale acidulo.

Contessa (Amiata). Gradazione: 6.8%. Birra chiara poco frizzante e dal corpo leggero. Ipa dal sapore amaro ed erbaceo e dal finale agrumato.

33Bruna (Birra del Borgo). Gradazione: 9.0%. Birra d'ispirazione trappista, corposa, color caffè. Sentori di caffè e cacao.

Bianca (Maltus Faber). Gradazione: 4.7%. Birra color miele di buona corposità. Colpisce la frizzantezza iniziale che sfuma nel finale. Profumo fruttato.

Rehop (Toccalmatto). Gradazione: 5.0%. Pale Ale chiara dall'odore fruttato e finale amaro.

33Triple (Birra del Borgo). Gradazione: 9.5%. Birra 'd'abbazia' dorata, alcolica. Esagerata nella misura 0.33 cl.

Black Rebel (Citabiunda). Gradazione: 4.0%. Stout aromatizzata alla menta, che ne caratterizza decisamente il sapore. Al naso profumi di menta e liquirizia.

Tosta (Pausa Cafè). Gradazione: 12.5%. Birra ispirata ai Barley Wine inglesi. Dal profumo di cacao e cannella è una birra dalla schiuma compatta, corposa, dal gusto liquoroso.

Baluba (Birrificio di Como). Gradazione: 6.9%. Birra scura prodotta con castagne e frutta secca. Equilibrata e rotonda, regala un gusto finale di caffè freddo.

Vigneronne (Cantillon). Gradazione: 5.0%. Lambic servita nella misura 0.2 cl. Sapore aspro e acidulo.

L'Una Rossa (Opperbacco). Gradazione: 6.4%. Saison atipica dal colore ambrato intenso, dall'odore alcolico. Finale amaro e erbaceo.

Acerbus (Croce di Malto). Gradazione: 6.0%. Bitter Ale, dal corpo leggero, beverina. All'olfatto si nasconde l'amaro classico delle bitter, che si ritrova al palato.

Shangri-La (Troll). Gradazione: 8.5%. Birra ambrata prodotta con spezie Himalayane. Equilibrata.

Trashy Blonde (Brewdog). Gradazione: 4.4%. Birra chiara prodotta con luppoli Neozelandesi. All'odore è poco amara, al palato risulta equilibrata e dal corpo leggero. Finale amaro con sentori di frutta e fiori.

Caos Theory (Brewdog). Gradazione: 7.1%. Ipa prodotta con luppoli Neozelandesi. Al naso è luppolata e maltata, decisa nel sapore amaro e fruttato.

Porpora (Lambrate). Gradazione: 5.8%. Bock ambrata dalle note maltate. In bocca fresca ed erbacea, finale amaro.

Triplexxx (Croce di Malto). Gradazione: 7.8%. Ispirata alle triple, speziata, frizzante. Dal corpo leggero e beverina.

Patela (Troll). Gradazione: 7.2%. D'ispirazione 'monastica', è caratterizzata da un colore aranciato. Al naso sentori di spezie, al palato equilibrata.

La5 (L'Olmaia). Gradazione: 5.8%. Chiara, al naso note di malto, in bocca finale erbaceo persistente.

Rubus (Birra del Borgo). Gradazione: 4.6%. Birra aromatizzata al lampone. Fresca, frizzantina, dal sapore fruttato e acidula nel finale.

Hauria (Croce di Malto). Gradazione: 5.0%. Birra in stile Kolsch, dal naso luppolato e dal sapore erbaceo poco persistente nel finale.

4.7 (Opperbacco). Gradazione: 4.7%. Chiara, dall'odore ferroso. Il sapore è erbaceo e leggermente fruttato, il finale è amaro poco persistente.

Nanny State (Brewdog). Gradazione: 1.0%. Birra scura che al naso arriva pungente, amara e carica di luppolo; al gusto note balsamiche e caramellate, con un sapore amaro sempre persistente.

5 AM Saint (Brewdog). Gradazione: 5.0%. Birra dal color ambrato carico, stile IPA. Al naso fruttata, frizzantina, sapore erbaceo e amaro persistente.

77 Lager (Brewdog). Gradazione: 4.8%. Color resina, naso alcolico, luppolata.

Aldobrandesca (Amiata). Gradazione: 4.5%. Birra di castagna, colore dorato, ricorda le weiss. Al naso come al palato si avverte un sentore affumicato.

Nina (Baladin). Gradazione: 5.0%. Bitter ambrata dall'amaro morbido e piacevole.

Ligera (Lambrate). Gradazione: 4.5%. American pale ale dal colore biondo intenso. Al naso agrumata, in bocca amarognola.

Extra Brune (Maltus Faber). Gradazione: 10.0%. Birra scura d'ispirazione belga. Al naso alcolica, in bocca sapore prevalente di caffè e malto tostato. Corposa e alcolica.

Geuze (Cantillon). Gradazione: 5.0%. Lambic 'blended' con una leggera punta amarognola nel finale.

Reale V Anniversario (Birra del Borgo). Gradazione: 6.4%. Birra ambrata, al naso floreale, in bocca amaro erbaceo. Leggermente frizzante ma persistente.

P.V.K. (L'Olmaia). Gradazione: 4.5%. Birra bionda, torbida, ispirata alle weiss, prodotta con cereali della Val D'Orcia.

Ducale (Birra del Borgo). Gradazione: 8.5%. Birra scura, al naso note balsamiche e di miele di castagno. In bocca sapori che ricordano i tipici amari italiani.

Negramara Extra (Birranova). Gradazione: 7.4%. Birra dal colore ambrato carico. Il finale è amaro e secco.

Via Emilia (Birrificio del Ducato). Gradazione: 4.5%. Birra chiara ispirata alle pils. Finale luppolato.

Vertigo (Orso Verde). Gradazione: 7.5%. Birra ambrata scarica, equilibrata e beverina nonostante la gradazione.

Imperial Staut (Birra del Borgo). Gradazione: 10.0%. Birra scura spillata a pompa, dalla schiuma torbida torbida e cremosa, liquorosa. Al naso e al palato sentori di liquirizia e cacao, nel finale un leggero retrogusto di caffè.

Fumè Light (Birrificio di Como). Gradazione: 3.5%. Birra scurra prodotta con malti affumicati. Al naso profumo di caramello, in bocca un leggero sentore di affumicato, poco persistente. Frizzantina.

Rodersch (Bi-Dù). Gradazione: 5.0%. Birra chiara in stile kolsch, speziata, leggermente dolciastra, il finale è gradevolmente amaro.

Ipa (Troll). Gradazione: 6.0%. Ambrata scarica, torbida, servita spillata a pompa. Setosa in bocca, finale piacevolmente amaro, leggero ma poco persistente.

Enkir (Birra del Borgo). Gradazione: 6.1%. Birra dorata, al naso un fresco promufo fruttato. Prodotta con farro monococco, è un'ottima saison.

Genziana (Birra del Borgo). Gradazione: 6.1%. Saison dai profumi di vino spumante, agrumata, beverina, leggermente amara al primo impatto col palato.

Abboccata (Birranova). Gradazione: 5.8%. Bock ambrata, frizzantina, equilibrata. Finale acidulo.

Montestella (Lambrate). Gradazione: 4.5%. Bionda luppolata dal corpo leggero.

Blonde (Baladin). Gradazione: 5%. Bionda dal finale leggermente mielato.

Malthus Wiess (Birrificio di Como). Gradazione: 4.9%. Birra di frumento profumata ed equilibrata.

Isaac (Baladin). Gradazione: 5.5%. Blanche aromatizzata con coriandolo e scorsa d'arancia.

Bianca Piperita (Opperbacco). Gradazione: 4.2%. Blanche aromatizzata con menta piperita.

Sonica (Turan). Gradazione: 4.9%. Golden Ale ambrata, al naso profumo di cereali, corpo e gusto equilibrati al palato.

Nubia (Orso Verde). Gradazione: 6.5%. Stout 'potente', spillata a pompa, dalle note pronunciate di liquirizia e caffè.

Backdoor Bitter (Orso Verde). Gradazione: 4.8%. Bitter ambrata, naso fruttato e al palato un finale amaro erbaceo persistente.

Trebbiana (Birranova). Gradazione: 5%. Birra chiara sullo stile delle lager bavaresi.

Estivale (La Rulles). Gradazione: 5.2%. Bionda dal profumo fruttato e da un sapore amaro asciutto e persistente.

East India Pale Ale (Brooklyn Brewery). Gradazione: 6.8%. IPA ambrata ma con poco carattere.

Hardcore IPA (Brewdog). Gradazione: 9.2%. IPA ambrata dal grande carattere, al naso sentori di lievito, in bocca lascia una piacevole sensazione di asciutto e secco al palato data da intense note amare.

Amarcord di Cantina (Amarcord). Gradazione: 5.6%. Bionda ispirata alle Kellerbier, profumi di zenzero e finale lievemente acidulo.

Magnus (Croce di Malto). Gradazione: 7.4%. Birra d'abbazia color tonaca di frate, corposa, sentori di miele di catagno.

Saison Dupont (Dupont). Gradazione: 5.5%. Saison belga prodotta nella più classica delle tradizioni.

Panil Barriquée Sour (Torrechiara). Gradazione: 8.0%. Birra ambrata intensa, barricata, dalle caratteristiche note acidule.

Trebbiana Extra (Birranova). Gradazione: 7.4%. Strong lager dal finale luppolato.

Brooklyn Lager (Brooklyn Brewery). Gradazione: 5.2%. Leggermente ambrata, 'off-flavour' al naso e amaro persistente.

Quinta (Turan). Gradazione: 5.6%. Saison dorata prodotta con il miele della Tuscia, vellutata al palato con note mielate.

Bitter & Twisted (Harviestoun). Gradazione: 4.2%. Birra chiara dalle note agrumate, al palato leggermente amara, beverina.

Rebelde (Orso Verde). Gradazione: 7.5%. IPA ambrata, dal finale amaro persistente.

Reale (Birra del Borgo). Gradazione: 6.4%. Birra dal colore ambrato, al naso arrivano i luppoli americani e note fruttate, al palato amara ma equilibrata.

Marilyn (Birrificio di Como). Gradazione: 4.9%. Bionda in stile lager.

Triplipa Special Edition (Opperbacco). Gradazione: 7.1%. Birra ambrata prodotta con luppolo neozelandese (Nelson Sauvin), amaro deciso al palato.

Duchessa (Birra del Borgo). Gradazione: 6.2%. Birra dorata dal buon equilibrio tra note acidule e note amare.

Rude Boy (Toccalmatto). Gradazione: 5,6%. Color tonaca di frate, al naso profumi di lievito mentre al palato è amara ma risaltano note mielate e caramellate. Una IPA sui generis.

Witte (Trappe). Gradazione: 4,8%. Birra fresca e leggera, con sentori di lievito e frumento e naso leggermente speziato.

Reale Extra (Birra del Borgo). Gradazione: 4,8%. Variante della Reale, nella quale vengono impiegati luppoli americani (amarillo e warrior).

Saint Lavinus (Cantillon). Gradazione: 5,0%. Lambic maturato due anni con uve Merlot in botti di rovere francese. Color rubino intenso, i classici sentori Lambic s'intrecciano alle note vinose del Merlot.

Triple (Trappe). Gradazione: 8,0%. Birra d'abbazia dorata carica, naso floreale e speziato, finale lungo leggermente amaro.

Quadrupel (Trappe). Gradazione: 10,0%. Ambrata intensa, note ferrose al naso, in bocca è liquorosa, corposa, con sentori agrumati.

Febbre Alta (Troll). Gradazione: 7,8%. Birra ambrata molto profumata, floreale, speziata, profumi di erbe e frutta matura.

Daù (Troll). Gradazione: 3,9%. Saison dorata, naso speziato, al palato leggermente pepata e acidula.

Castagnale (Birra del Borgo). Gradazione: 4,2%. Birra alle castagne, ambrata, naso profumato, vellutata al palato, in bocca sentori di castagne essiccate.

Panada (Troll). Gradazione: 4,7%. Blanche prodotta con grano tenero e saraceno, aromatizzata con coriandolo e scorza di arancia amara, zenzero e foglie di una pianta tipica della macchia mediterranea ligure.

Supersonica (Turan). Gradazione: 4,6%. Rivisitazione più luppolata della Sonica.