mercoledì 30 giugno 2010

Ventesima serata, mercoledì 30 giugno

Finisce la prima stagione della gloriosa DS: 118 birre, per un misto di passioni, amari erbacei, tonache di frate e tanti altri leitmotiv. I ragazzi dell'Open salgono sul trono. Assieme a Brew Dog e a Birra del Borgo

E si parlava di noi. Si parlava di Open Baladin. Si parlava di via degli Specchi. E si parlava di birre. Si parlava di malti, di luppoli, di spezie. Si parlava, fin troppo, di amaro erbaceo. Si parlava di ospiti, di special guests, di prove di ammissione. Si parlava del futuro. Si parlava del passato. E si parlava di chiara, di scura. Si parlava di tonaca di frate, di torbida, di ambrata. Si parlava di fruttata. Si parlava di alcolica. E si parlava di “sdricie”. Si parlava di scrocchette e di palle di cammello. Si parlava di spruzzinate. Si parlava di gialli. Si parlava di “esagerata nella misura 0.3”. Si parlava di loro, dei ragazzi dell'Open. Si parlava di Re Magi e aspiranti. Si parlava di tutti. Si parlava di tabacco del Kentucky, si parlava di KeTo. Si parlava di “ragazzi questo è il menù delle birre, questo del cibo e questo delle birre in bottiglia”. Si parlava di petit pub, di nonni clandestini, di sale della nonna. Si parlava di Kuaska. Si parlava di Brew dog e di Birra del Borgo*. Si parlava di Baladin, di Maiella e di tante altre. E si parlava di aceto ponti. Si parlava di “altro giro?”. Si parlava di centodiciotto birre. Si parlava di passione. Si parlava di...Open night. Evviva la DS. Evviva l'Open Baladin. Evviva Andi, Bibi, Dani, Zoso e Vi. Evviva tutti gli ospiti speciali. Evviva i teku. Evviva tutti i ragazzi dell'Open. Evviva la birra gentilmente offerta dallo staff per l'ultima serata della stagione, il 30 giugno. Evviva tutto. Evviva la fatata.

* Per l'ultima serata, senza regina, la DS vuole esprimere il proprio parere sui birrifici provati in questa stagione. La medaglia va a Brew Dog per quanto riguarda i birrifici esteri e a Birra del Borgo per quelli italiani. Due voti espressi col cuore.
In fede

Drinking Society

Diciannovesima serata, domenica 27 giugno

Tre metri di fuorigioco, tre panini, tre membri dell'Open. Una sola birra in ballo: castagnale. E arriva pure il giallo per Quajetta


L'Italia. Questa nazione un po' così (come?). La Penisola famosa in tutto il mondo. Pizza, mandolino, pulcinella, pasta eccetera. Eccetera cosa? Beh, tante cose. Una sta diventando famosa proprio in questo momento, domenica 27 giugno. Tevez ha appena segnato un gol in stile calcetto oratoriano: “Passala! Passala qua che non c'è nessuno!”. Il piccolo argentino del City si trova oltre tutti i difensori, oltre il portiere, praticamente sulla linea di porta. Quanti di noi avranno pensato: “Ammazza, quante volte l'ho fatto eh?! Non m'areggeva er fiato, così me mettevo vicino alla porta avversaria e segnavo come 'na macina! C'avevo 'a media gol de Pelè!”. Sì, vero. Con la piccola differenza che Pelè ha sempre giocato a calcio. E quindi col fuorigioco. La regola delle regole. L'unica più infame del suono della campanella a fine ricreazione. Ma quel mastino di Tevez ha segnato in fuorigioco in un ottavo di finale dei Mondiali, mica in una parrocchia del Tufello. Tutto annullato, vero? Macché. Ah! Ops! Lui! Proprio lui! Chi? L'arbitro! È Roberto Rosetti. Col suo fido Ayroldi alla bandierina. Ma pensa un po'. Rosetti, tre metri di fuorigioco che fanno il giro del mondo. Tre come i membri della DS appena entrati. Ecco un altro motivo per cui l'Italia sarà famosa nel mondo: l'Open Night.


FUORIGIOCO - Andi, Dani e Zoso si siedono stupiti. Ma cavolo! Ma com'è possibile? Parlano di Rosetti, forse. “Non se fa così, non è professionale. Deve prendere una decisione chiara. Non po prima di' 'na cosa e poi n'altra”. Sì, sì, parlano sicuramente de Rosetti. “Sei entrato da poco nel giro, devi fa er serio”. Giro? Da poco? Ma Rosetti arbitra pure da troppo...“Io propongo ammonizione!”, dice qualcuno dei tre. Ammonizione? Ma per chi? “Sì sì, ammonizione per Vi”. Evidentemente non parlavano affatto del “buon” (ex) arbitro italiano, ma dell'ex Guest. “Non poi di' che prima non ce sei perché sei stanco e dopo esci colla ragazza tua...eh, qua se lavora eh”, dice Dani. Andi intanto sfoglia il menu. “Dico Castagnale, mai provata. Poi ve la faccio assaggia'”. Zoso e Dani si guardano. E memori della storia inerente alla varicella che girava a Ingegneria declinano: “No, grazie!”. Parte, così, la degustazione di birre già provate.


QUAJETTA GIALLA - Questa sera si mangia soprattutto. Ottimi panini sfornati direttamente dalla cucina del Baladin. Si parla del più e del meno. Si parla del futuro della Ds. Le idee non mancano affatto. Saranno tutte messe in pratica? Chissà. Eccone una che viene attuata immediatamente. Papercif confessa: “Vincenzo me aveva detto che era impegnato...ma poi me ha confessato che usciva co Monia, ve rendete conto?!”. Il coro è unanime: “Giallo!”. E aspirante Re Magio arriva puntuale. Come la Regina, che non manca mai: Castagnale Regna.


L'aspirante Re Magio con il cartellino rivolto a Vi (Quajetta Panata)

domenica 27 giugno 2010

Diciottesima serata, domenica 20 giugno

È la prima notte da membro di Vi, ma parte il Bottle Exception. Bibi manca ancora. E la Reale sale finalmente sul trono


“Ma Bibi manca ancora?!”. Vi è lì, nella sua nuova veste da membro della DS e già vuol far valere un suo sacro diritto: “Io propongo ammonizione eh”. Propone, ma gli altri non accolgono la mozione. Parliamo della solita Open Night, naturalmente. Sono là, tranne Fettina Panata, ancora una volta. Andi, Dani, Vi e Zoso provano a fare un triplo giro di birre inedite come da regolamento. Ma i volti parlano soli: “No! Non ne manca nessuna regà...”. Andi sentenzia così l'assenza di nuove esperienze da testare, per lo stupore di tutti. Vi sembra deluso: alla prima Open Night da membro ufficiale non potrà votare. Poi, dopo una rilettura più attenta, Don Matteo tranquillizza gli animi: “Forse una ne manca...”. È la Du'. Sotto con questa Open Night. Al lavoro!


FATTI DI VETRO - “Leggerina eh”, la DS non si aspettava certo qualcosa di potente da una saison, però la foga è troppa e la Du' non riesce ad appagarla. Si percepisce dai discorsi che la stagione è in chiusura. I ragazzi fanno piani futuri: “Facciamo un ordine grandioso, per chiudere in bellezza”. Così la DS si organizza per quello che, un giorno, potrà essere ricordato come evento del secolo. Ma ora bisogna lavorare di fantasia. Possibile che non c'è neanche una soluzione per questa serata? Ci pensa, non a caso, l'aspirante Re Magio: “Io vi consiglierei anche di approfondire il reparto bottiglie”. Neanche il tempo di formulare correttamente la parola “bottiglie” che la DS grida in coro: “Bottle Exception!”.


STUPORE - In sala lo stupore è palpabile: “Oh ma non era solo con quelle alla spina?”, chiede una ragazza al suo uomo, visibilmente turbato per l'interesse della sua amata verso la DS. “Ah boh, non lo so, ma beviamo su!”, svia lui, volendo cambiare argomento. Ma la graziosa fan dell'Open Night non cade nel tranello: “Io so bene che la DS beve solo birre alla spina: l'ho sentito al telegiornale!”. Valle a dare torto. Lui continua a non dare soddisfazione alla sua donna: “Può darsi, può darsi. Oh, bone 'ste fatate, eh?”. Per lei si tratta di una pugnalata al cuore sentirlo parlare di fatate: “Sempre con queste fatate te! Ti sto parlando di una cosa seria! Dell'Open Night!”. Valle a dare torto, ancora una volta... Ignara (o quasi) della discussione che sta avvenendo qualche passo più avanti, la DS aspetta con ansia la sua birra. Non c'è Open Night che si rispetti senza ospiti e la DS ha il piacere di accogliere Stefania, la Mary Poppins del nuovo Millennio: porta sempre con sé un oggetto utile al prossimo. E tempo fa, appunto, ha regalato alla DS dei fantastici sottobicchieri: grandiosa! Dani, nel frattempo, è distratto. Nota una coppia che litiga. Lei è carina. Lui è uno di quelli per la serie “ma guarda co chi cazzo sta quella!”. E da buon PaperCif zozzone inizia a lavorare. Ma questa è un'altra storia. Questa è la solita storia.


RUGGINI - Arriva una bottiglia di Noscia (Malto Vivo). Il Re Magio regala una chicca ai Quattro: “Ecco qua, stappata! Imparate: se c'è ruggine all'interno del tappo avete tutto il diritto di farvi cambiare la bottiglia. In quel caso vorrebbe dire che è passata dell'aria”. Poco importa che la DS, più tardi, sfrutti immediatamente il consiglio: “Oh Re Magio! Cambiacela!”. Naturalmente a bottiglia finita, naturalmente per bere sempre di più. Per essere sempre più Open. Per essere sempre più Night. Sempre più Baladin. A meno due serate dalla chiusura stagionale.



È stato rinvenuto un comunicato sul tavolo della DS. Ve ne riportiamo una fedele trascrizione

“Per l'impegno profuso in questi anni. Per le preziose intuizioni messe in pratica. Per la pazienza mostrata. Per un numero non precisato di motivi, la Ds vuole donare la sua prestigiosissima medaglia al merito birraio al birrificio Birra del Borgo, premiandola per la fantastica serie delle birre con la denominazione Reale. Il fatto che tali creature non abbiano mai ricevuto lo scettro di Regina della Serata non vuol dire che la società non apprezzi il lavoro di Leonardo e del suo birrificio, ma dimostra come la sua opera magna si sia semplicemente scontrata contro una degna rivale capace di usurparle un titolo più che meritato. Evviva la Famiglia Reale”.

Diciassettesima serata, domenica 13 giugno

Nel caldo torrido del Baladin la DS fa la sua solita serata, ma la fronte scotta troppo: Febbre Alta regna


Impegni e varie peripezie rischiano di distruggere i progetti di lavoro e di ricerca di molte società italiane. C'è la crisi, c'è la crisi: già. La DS, però, è sempre lì. Un po' rimaneggiata, sì, ma c'è. Andi, Dani e Zoso non mancano neanche stasera, domenica 13 giugno, in un caldissimo Open Baladin. Si siedono accanto al bancone, per cercare di carpire tutti i segreti del grande Re Magio, attivo come non mai. Una bella sorpresa arriva immediatamente: Leonardo di Birra del Borgo. “Ragazzi, come va?”. Benissimo naturalmente, si vede che la DS è in salute nonostante le assenze. Ed è felice perché proprio Leonardo, il grande Leonardo autore della Reale sia lì, a prendere il loro primo ordine. Peccato che manchi Bibi proprio stasera, noto estimatore di Birra del Borgo e del suo fondatore. Si parte quindi, altro tour di birre, altro giro di degustazione, altra Open Night. La diciassettesima.


DANI COATTO – Gli occhi di Zoso si illuminano anche stavolta. Tutto per un nome: Saint Lamvinus, una Lambic. Ma il momento poetico instauratosi tra 33 Denari e la creatura targata Cantillon si interrompe immediatamente per bocca di Dani: “Oh regà, ve preannuncio il mio nuovo look dell'estate”. Sentiamo. “Me raso i capelli sulle tempie e me li lascio più lunghi sopra”. Andi sentenzia: “Da coatto insomma”. Il buon Paper Cif, però, non ci sta: “Non so da coatto oh, dai”. Ai lettori l'ardua sentenza. Nel frattempo sono arrivati i calici. Zoso sta già gustando la sua amata Lambic, insolitamente rossa: “Ottima”. Gli altri lo guardano stupito: “Ma come fai a magnacce?”. Dani, addirittura, la definisce così: “Sa de serranda”. Anche stavolta, ai lettori l'ardua sentenza. Andi sta assaggiando una Quadrupel, ambrata e ferrosa. Paper Cif beve una Tripel: “Sentite come è alcolica!”. Zoso la prova: “'Sto odore me pare floreale, no alcolico”. Andi annusa: “Pure pe me è floreale!”. E so tre: a voi l'ardua sentenza.


FRONTI BOLLENTI – Non c'è Open senza ospiti. Ed ecco arrivare Mutambo (alla sua seconda comparsa) e Simon (all'esordio). La DS all'unisono beve un'ottima Febbre Alta, mentre i due novizi provano nuove birre dai luppoli struggenti. Piano piano, affiora la consapevolezza che la Ds ha provato molto e che la chiusura estiva sta per avvicinarsi. Così i membri della società mettono su piani futuri, pensando già al lontano settembre, quando saranno nuovamente assetati come il primo giorno a provare nuove birre al Baladin. Il tutto accompagnato da un giro di birra (replay) gentilmente offerto da Zoso, con i soldi della vittoria (meritatissima dicono in giro) al fantacalcio. Il Re Magio, nel frattempo, merita una medaglia all'onore per aver perso un dito sul campo. Ma non c'è problema, ne ha altre nove a disposizione. E per spillare basta un polso. Intanto al Baladin si alza un caldo infernale, colpa dell'impianto rotto dell'aria condizionata. E la temperatura corporea della DS si alza a dismisura. Le fronti scottano, le teste scoppiano. La sete aumenta, la gola è secca. Come se tutti ce l'avessero a 40: Febbre Alta regna.

domenica 13 giugno 2010

ON Special: Pallone d'oro 31 Maggio

Chi è il Pallone d'oro del 2009??? Messi? No, signori, non stiamo parlando di fuoriclasse del pallone, ma di fuoriclasse della Birra. All'Open Baladin vengono presentate le creature del birrificio cagliaritano Barley, vincitore del concorso organizzato da Fermentobirra.com


Dopo aver perso la gita a Borgorose e la serata in compagnia del monaco Trappista, la DS (ma Fettina e Quajetta Panate n.p.) decide di non farsi scappare questo appuntamento all'insegna delle birre di casa Barley, nome finora sconosciuto alla Society. Serata di degustazione/premiazione condotta da Kuaska, come per Brewdog qualche mese fa, con ospite il Mastro birraio Nicola Perra.

Qual è il miglior birraio italiano dell'anno? Questo il quesito che il web magazine Fermento Birra (www.fermentobirra.com) ha rivolto ad esperti del settore, publicans, giornalisti e degustatori, dando vita a quello che potremmo definire il “pallone d'oro” della birra italiana. Un premio senza dubbio originale nel panorama della birra che crede nell'esistenza di un legame intimo tra il birraio e le sue “creature”. A differenza dei classici riconoscimenti il giudice non è chiamato a valutare la bontà di una birra in un preciso momento, ma la bravura tecnica del birraio nel suo complesso, la sua filosofia, la costanza qualitativa dei prodotti.
In una sfida all'ultimo voto è stato Nicola Perra del birrificio sardo Barley (www.barley.it) di Maracalagonis (CA) ad aggiudicarsi il titolo di miglior birraio del 2009. Sul podio a seguire Montegioco e Lambrate (exequo), Birrificio del Ducato (fonte: www.unonotizie.it).

La serata deve ancora cominciare: il trio non ha la pazienza tra le proprie qualità e decide di non indugiare oltre e provare una Rude Boy (5,6% Toccalmatto): color tonaca di frate, al naso profumi di lievito mentre al palato è amara ma risaltano note mielate e caramellate. Una IPA sui generis.

Il buon Kuaska e Nicola Perra prendono la parola e introducono la serata, e viene servita la prima birra cagliaritana: la Friska (5.0%), accompagnata da un'insalata di polpo, patate e prezzemolo. la Friska è ispirata alle blanche ma Nicola la fa 'a modo suo' (my way come direbbe Frank..). Ai classici profumi di frumento, coriandolo e scorza d'arancia, Nicola abbina un corpo più strutturato. Il risultato è una birra fresca e dal retrogusto amaro balsamico. L'accostamento al polpo è davvero azzeccato.

Si passa quindi alla Zagara (5.1%), prodotta con l'aggiunta di miele d'arancio. Lorenzo, in arte Kuaska), ci suggerisce di assaggiarla assaporandola con tutta la bocca, 'mouthfill', per apprezzare appieno le note di arancia amara e la chiusura secca del luppolo. Al naso arriva agrumata e speziata. Gli Chef del Baladin l'accompagnano con una crema di gamberi, avocado, arancia e finocchio: un accostamento 'tono su tono' che bene si lega a questa birra ambrata scarica.

La serata prosegue con la Tuvi Tuvi (6.2%), caratterizzata dalla simpatica 'etichetta' che raffigura un omino che rovina, cade improvvisamente (in dialetto sardo tuvi tuvi significa proprio questo), ma che riesce a salvare la sua birra! La Tuvi Tuvi è una birra complessa, caratterizzata da spiccate note amaricanti ed aromatiche conferite da un'originale combinazione di due luppoli di gran carattere: il britannico Challenger
e il polacco Marynka, entrambi coltivati a Poperinge in Belgio, nelle Fiandre Occidentali. Non c'è presenza di caramello a contrasto di questi luppoli, che la fanno da padrone nel gusto di questa birra, servita insieme a una gustosa zuppa di asparagi con cozze e crostini.

Siamo arrivati verso la chiusura della serata, e a breve assaggeremo forse le due birre più rappresentative del Barley: la BB10 e la BBevò (10%). Perchè le consideriamo così importanti? Perchè sono delle Imperial Stout fortemente legate al territorio e sardo. Infatti la BB10 è prodotta con la sapa (mosto d'uva cotto) di Cannonau, il vino sardo per eccellenza. Una naturale "vinosità" ci accompagna in tutto il percorso, dall'olfatto caldo e sontuoso di caramello, cacao, prugna, amarena e uva fragola fino al palato ricco di sapori complessi
che ricordano a turno il caramello, cioccolato, la liquirizia, prugna e mela cotogna, nonché frutta secca dolce come fichi e uva sultanina.
Nonostante l'alta gradazione il corpo di questa birra, prodotta solo nel periodo della vendemmia e in quantità limitate (1000 bottiglie all'anno), è 'veloce' e si lascia bere agevolmente. Accompagnata da un dolce veramente complesso da descrivere: sapori di caffè, cacao, vaniglia, frutto della passione si abbinano alla BB10 per la delizia dei nostri palati!

Arriviamo infine all'evoluzione della BB, l'ultima nata in casa Barley. Questa volta Nicola si è cimentato con l’utilizzo della sapa di Nasco, antichissimo vino liquoroso della zona del Cagliaritano. Il risultato è un 'passito di birra', liquoroso, al naso note di uva sultanina, mentre in bocca conferma le note fruttate di uva e marasca e mandorla amara arricchite da punte erbacee e pepate oltre che a note di frutta secca e toffee.

La serata è terminata, Kuaska gira di tavolo in tavolo e quando gravita vicino al nostro non possiamo fare meno di scattare una foto insieme a lui, il nostro Mentore.. e poi ordinare un giro di chiusura, con protagoniste la Witte (4.8% Trappe) e la Reale Extra (6.4% Birra del Borgo). la trappista è una birra fresca e leggera, con sentori di lievito e frumento e naso leggermente speziato. la Reale Extra è una variante della ben nota e apprezzata Reale, nella quale Leonardo impiega luppoli americani (amarillo e warrior). La Regina è lei, e con queste tre nuove birre assaggiate la DS si laurea a pieni voti: 110 e Lode per noi!!




ON Special: Martedì da Bastian Contrari! 25 Maggio

25 Maggio: dopo aver superato (non senza qualche perplessità.. ma ce l'avrà veramente la tanto decantata stoffa?!) il week-end Dublinese, ed essersi meritato il soprannome di "Quajetta Panata", Guest-Vi ha superato la prova di ingresso che lo ha eletto a membro effettivo della Drink Society.La serata non ha avuto il nostro caro Open Baladin ma le mura domestiche di Casa Don Matteo. Le birre, ovviamente, sono arrivate direttamente da Via degli Specchi.

Ma cosa avrà dovuto superare l'ex Guest-Vi, ora Quajetta Panata?

Eccone un breve resoconto.


Doveva essere una serata speciale. Speciale come l'impegno che, sera dopo sera, ha investito nella ricerca, nella passione, nella scoperta dei malti, dei luppoli, di tutto quello che c'era da capire in un'Open Night. Di chi parliamo? Parliamo di Guest-Vi, l'ospite fisso della DS, colui che accompagna fedelmente i Quattro ogni volta che la Società si riunisce per la sua bevuta di rito. Sì, ci voleva proprio: una cosa spumeggiante, una cosa inattesa, un evento indimenticabile. Una cena. Una cena diversa dalle altre. Come? Con uno chef. Ottima idea, in fondo fare venire un cuoco con tutti i connotati a casa di Andi può dare quel tocco di esotico a una serata che altrimenti sarebbe stata caratterizzata da pizza e supplì, oppure dall'impegno qualche malcapitato ai fornelli. Ma non bastava, no. Doveva essere speciale, l'avevano detto. Una cena unica. Ecco l'idea! Perché non farla al contrario? Al contrario? Sì, proprio così. Partire dal dolce per poi arrivare all'antipasto, passando per contorno, secondo e primo. Roba da matti? No, roba da DS. E così i Quattro più Uno si sono cimentati nell'evento straordinario. Ad accompagnarli c'erano dei graditissimi amici: Caterina (per gli amici, come sempre), Monia e Roberta; Giulia, Fabrizio e compagna, senza tralasciare Gianluca, passato a fine pasto ma comunque meritevole per aver timbrato il cartellino con qualche degustazione. Degustazione? Eh già, poteva forse mancare la materia di casa, la birra? Affatto. Francesco, il grandissimo e abile cuoco, ha messo a tavola un menu straordinario, ascoltando le richieste della DS. A ogni birra è stata associata una portata. E Guest-Vi? Cominciate a togliere il “Guest”, non è più un ospite, ma dopo il Reverse sarà sempre e solo Vi (o Quajetta Panata), membro della DS, abilitato alla votazione e all'ammonizione. Va detto: l'evento si è basato esclusivamente sui gusti della società e sulle abilità del cuoco. Nessun canone birraio ha intaccato la scelta di piatti e l'accostamento delle pietanze, se non l'arte di Francesco ai fornelli. E scusate se è poco.


Il menu della serata:

Crostata di ricotta e ciliegie, accompagnata da una NUCLEAR TACTICAL PENGUIN (Brew Dog)


Fragole caramellate, accompagnate da una ELIXIR (Baladin)


Brasato alla Ke-To Reporter e Pollo al forno alla Ke-To Reporter, accompagnati da una BUCEFALO (Maiella)


Tagliolini al ragù bianco di agnello, accompagnati da una PANIL AMBREE (Torrechiara)


Pancetta scottata con aceto balsamico e crostini di speck e brie, accompagnati da una BACKDOOR BITTER (Orso Verde)



A fine serata si è tenuto un apertivo a base di AMERICANO. Andi ha rifiutato il calice. Bibi ne ha lasciato un bicchiere intero, dando vita a insulti e burle da parte degli altri membri.



domenica 6 giugno 2010

Sedicesima serata, venerdì 21 maggio

L'attesa che paga, la Reale che illude. Lo show dell'Aspirante, il dono del Re Magio e le sorprese della DS: Triplipa special edition regna


Dopo che una sua rappresentanza ha sperimentato tutti (ma proprio tutti...) gli aspetti di Dublino, la DS si presenta puntuale all'Open Baladin ancora una volta. Zoso e Dani ci sono. Andi e Guest-Vi (ultima da ospite per lui? Chissà...) pure. Manca Bibi, reduce da un'ammonizione, scatenando le continue lamentele e allusioni di Paper Cif. È venerdì, ma lo staff del locale di via degli Specchi, come al solito, fa di tutto per far accomodare la DS. Impossible is nothing...


BORGO NOBILE - Assetata come non mai la DS inizia puntuale il primo giro, notando diverse novità in lista. Zoso legge “Reale” sul menu: “Ma gira che ti rigira non l'abbiamo mai assaggiata durante un'Open Night, vero?”. Andi scorre il suo papiro di birre: “Cavolo, no!”. Così il buon 33 denari sceglie per una delle migliori creature di Birra del Borgo e immediatamente ne tesse le lodi: “Cavolo che stoffa da regina! Sentite che bona: Leonardo ce pija sempre!”. Guest-Vi concorda, Andi e Dani pure. Paper degusta una Rebelde: “Sentite che bona questa!”. Don Matteo è tutto intento a capire la sua Quinta. Zoso prova ad aiutarlo: “Pare una Weiss, ve'?”. Andi non sembra concordare...starà forse cercando di scorgere il tanto amato amaro erbaceo?


ASPIRANTE SHOW - Il secondo giro parte subito con un ricatto. Premessa: Andi sta facendo girare una brutta aria al tavolo dell'Open Night. “Facciamo solo due giri, sto viaggio me ha ammazzato”. Zoso e Dani stanno storcendo la bocca da qualche minuto: loro non hanno fatto un viaggio distruttivo, oppure quando l'hanno fatto mai e poi mai si sono sognati di bloccare un rito: i giri della DS sono sempre e solo tre. Sembra risolvere tutto un intervento dell'Aspirante Re Magio, ottimo runner della serata: “My Antonia è ottima eh, provatela!”. Zoso allora parte con la proposta: “E su! Ora beviamo quelle previste e terzo giro My Antonia, eh?”. Ecco che arriva l'annunciato ricatto di Andy: “Ok, però nel secondo te te bevi na Marylin”. Con tutto il rispetto per la birra del Birrificio di Como, la frase di Don Matteo sta a significare: la lager te la fai te! Ma Zoso accetta il compromesso. Gli altri scegono una Duchessa (Andi) e una Triplipa Special Edition (Dani) – Guest-Vi, invece assaggia la My Antonia, lui può! –. Ottime birre, tutte sensazioni più o meno provate in altre Open Night, poco di nuovo. La notizia rilevante è che al tavolo dei Tre più Uno si siede l'aspirante Re Magio, fresco fresco di turno finito. Ottimi racconti, verità sulle birre, esperienze personali a Dublino: Paolo è davvero una grande sorpresa, come la DS sospettava già da tempo. Poi un lampo: passa il Re Magio con qualche dono, risate, bevute insieme e via verso il bancone. I Tre più Uno pensano che il mondo sia già bello di suo, così com'è. Ma non è finita qui...


SEI VOLTE BELLO - Il Re Magio, come al solito, sorprende sempre. “Ma voi non siete mai venuti in sala linee?”. No, la DS non ha mai avuto il privilegio di osservare con attenzione da dove parte il nettare che una volta a settimana viene assaggiato dai suoi componenti. “Cavolo! Ma ci sono andati cani e porci! Venite giù!”. I Tre più Uno scendono al piano inferiore e anche di temperatura. A soli 6 gradi centigradi c'è l'impero dell'Open Baladin, dove i fusti sono collegati alle linee che fanno viaggiare le birre al piano superiore per essere professionalmente spillate e bevute con amore. Esperienza fantastica, innaffiata con un giro di My Antonia, osannata dall'Aspirante Re Magio e gradita da tutti. Ma non è lei la regina. Toccherà forse alla Reale? Nemmeno lei, nonostante il nome, ottiene lo scettro. Una creatura di Opperbacco, questa sera, spodesta una delle migliori creature di Birra del Borgo. La DS sorprende sempre. Triplipa Special Edition regna.

Seconda Stagione: finora abbiamo bevuto 36 birre

Nuovo format per la seconda stagione: accanto al nome di ogni birra ci saranno degli asterischi. Per Ogni * un membro della DS consiglia di assaggiare quella birra!


Artigianale ** (Bidù). Gradazione: 6.2%. Bitter d'ispirazione inglese.

H10 op5 **** (Bidù). Gradazione: 5%. 10 differenti luppoli in 5 diverse fasi di lavorazione.

Grooving hop ** (Toccalmatto). Gradazione: 6.%%. Birra ad alta fermentazione di stile Blonde/Golden Ale.

Svetly Lezak *** (Pivovar Kout). Gradazione: 5%. Pils boema.

St. Ambroeus (Lambrate). Gradazione: 6.8%. Birra chiara in stile d'abbazia.

Hoppycat *** (Birra del Borgo). Gradazione: 6.8%. Black IPA.

Gina ** (Birra del Borgo). Gradazione: 6.0%. IPA prodotta con l'aggiunta di timo.

Stria (Toccalmatto). Gradazione: 4.8%. Ispirata alle alt bier/kolsch tedesche.

Duse ***** (Acelum). Gradazione: 6.4%. Pale Ale.

Guldenberg * (de Ranke). Gradazione: 8.5%. Triple belga.

16Gradi ***** (Birra del Borgo). Gradazione: 16.0%. Maturata per 16 mesi in barrique.

10 e Lode ***** (Opperbacco). Gradazione: 10.0%. Trappista maturata per 12 mesi in barrique.

Twenty (Acelum). Gradazione: 4.0%. Golden Ale.

Dea Maia (Maiella). Gradazione: 4.0%. Blonde.

Best Bitter * (St.Peter's). Gradazione: 3.9%. Bitter inglese.

XX Bitter **** (de Ranke). Gradazione: 6.0%. Reinterpretazione belga dello stile bitter inglese.

Marzen ***** (Schlenkerla). Gradazione: 5.1%. Capostipite delle Rauch Bier.

Rip Tide ***** (Brewdog). Gradazione: 8.0%. Imperial Stout alla base della produzione della Paradox.

Wayan (Baladin). Gradazione: 5.8%. In stile Saison.

Ipè Harvest 2010 ***** (S.Paolo). Gradazione: 6.5%. IPA prodotta con luppolo umido, spillata a pompa.

Vichtenaar * (Verhaeghe). Gradazione: 7.5%. Oud Bruin belga.

La Chouffe Houblon **** (D'Achouffe). Gradazione: 9.0%. Tripel belga luppolata.

Malthus Pils (Birrificio di Como). Gradazione: 5.0%. Stile Pilsner.

Organic Ale (St.Peter's). Gradazione: 4.6%. Brassata con prodotti biologici.

Pecan (S.Paolo). Gradazione: 5.0%. Ispirata alle kolsch tedesche.

Dark Island ** (The Orkney Brewery). Gradazione: 4.8%. Mild Ale inglese spillata direttamente dal cask.

Jatobà * (S.Paolo). Gradazione: 5.5%. Stile Altbier.

Mild * (St. Peter's). Gradazione: 3.8%. Mild Ale inglese.

Ipè Extra Hops ***** (S.Paolo). Gradazione: 6.5%. Stile IPA.

Rurale *** (Montegioco). Gradazione: 5.8%. Birra ambrata di puro malto.

Magia (Maiella). Gradazione: 5.2%. Birra a metà tra weisse e blanche prodotta con grano senatore cappelli.

Utopia *** (Troll). Gradazione: 7.5%. Ispirata alle tripel belghe, aromatizzata con miele di rododendro.

Blu **** (Ridgeway). Gradazione: 5.0%. Blonde.

Wanda (Birra del Borgo). Gradazione: 4.0%. Birra alle castagne leggermente acidula.

Freya *** (Acelum). Gradazione: 4.5%. Stile Belgian Ale.

Stella di Natale **** (Troll). Gradazione: 10.5%. Birra prodotta nel periodo natalizio.

Prima Stagione: abbiamo bevuto 118 birre

Cuvée Meilleurs Voeux (La Rulles). Gradazione: 7,3%. Poco frizzante, amarognolo pungente e persistente. Forte sentore di cacao al gusto e all'olfatto. Odore pungente. Colore scuro ambrato.

Abt.12 (St Bernardus). Gradazione: 10%. Ambrata, fortemente speziata.

Ke-To RePorter (Birra del Borgo). Gradazione: 4,6%. Kentucky tobacco beer: foglie di tabacco in infusione. Birra spillata a pompa. Il sentore del tabacco e dell'olio d'oliva spiccano all'olfatto. Al sapore resiste l'aroma delle foglie, affiancato da quello del caffè, della nocciola e del cacao.

Christmas Cu+ (Baladin+Birra del Borgo).. Gradazione: 11%. Odore liquoroso, tendente whisky. Sapore intenso, alcolico. Bassa digeribilità. Schiuma leggera, non resistente: leggero orlo bianco. Esagerata nella misura 0.33 cl. Fruttata a lungo andare.

Triple (La Rulles). Gradazione: 8.5%. All'odore fruttata e sentori di spezie al palato. Colore giallo paglierino.

Cantillon Lambic (Cantillon). Gradazione: 5%. Birra particolarissima: non usa lieviti artificiali, ma la fermentazione avviene naturalmente. Si nota dunque l'assenza di gas e l'odore di vino che accosta la birra al sidro, donandole un retrogusto di limone e un'acidità per nulla indifferenti. Il colore assume le tonalità del giallo ocra .

Harvest (Sierra Nevada). Gradazione: 5%. Birra Amara, sullo stile delle bitter, frizzantina, odore caramellato. Gradevole e di qualità per gli amanti del genere.

Clouviae (Maiella). Gradazione: 6%. Esalta al palato la sua asprezza nel finale con la leggera punta amarognola. Sentori fruttati all'olfatto. Prodotta con marmellata di mele cotogne.

PorterMejo (Troll). Gradazione: 5%. Birra spillata a pompa, caratterizzata da note di cioccolato.

Champale (Scarampola). Gradazione: 6%. Birra rifermentata con lieviti di champagne. Di difficile caratterizzazione, colpisce il retrogusto nel finale.

Karkadè (L'Olmaia). Gradazione: 4.1%. Dal gusto molto dolce, il retrogusto è invece acido. Colore di miele di castagno, tendente ambra. Fiori di Ibicus in infusione.

Triplesaaz (Opperbacco). Gradazione: 7.8%. Si fa apprezzare per la freschezza, l'odore di frutta secca, il sapore e il retrogusto dolciastri.

Bucefalo (Maiella). Gradazione: 9%. Birra pastosa color tonaca di frate. Profumi di frutta secca e liquirizia, amara nel finale.

Panil Ambreè (Torrechiara). Gradazione: 6.5%. Birra di gusto dolce e fruttato, al naso spicca un profumo di miele.

33Ambrata (Birra del Borgo). Gradazione: 6%. Classica Pale Ale dal finale amarognolo.

Brighella (Lambrate). Gradazione: 8.2%. Profumo fruttato, al palato risaltano note di frutta secca. Colore ambrato.

Cortocircuiteo (Pasturana). Gradazione: 5.5%. Birra di ispirazione belga, beverina e dalle pronunciate note di malto.

Centesimale (Karma). Gradazione: 7.5%. Birra prodotta con confettura di mela annurca, note fruttate e finale dolciastro.

Roxanne (Birrificio di Como). Gradazione: 5.8%. E' una bock poco amara.

Triplipa (Opperbacco). Gradazione: 7.8%. Birra dall'intenso colore giallo miele, è caratterizzata da un perfetto equilibrio tra un gusto dolce e un finale amarognolo.

Brune (Baladin). Gradazione: 4.8%. Ispirata alle stout irlandesi, al sapore ricorda molto la Beamish. Sentori di caffè e liquirizia.

Bia Ipa (Birrificio del Ducato). Gradazione: 6.4%. La sua caratteristica principale è l'intenso amaro agrumato ed erbaceo.

Lurisia10 (Baladin). Gradazione: 9.2%. Prodotta con i lieviti della Elixir, il suo sapore tende al dolce e i profumi richiamano odori floreali.

Open (Baladin). Gradazione: 7.5%. E' una chiara dal colore giallo intenso, caratterizzata da sentori fruttati al naso. L'impatto è amaro ma nel finale lascia un sapore fruttato. Frizzante e fresca.

Bastarda Doppia (Amiata). Gradazione: 6.5%. Birra dal colore ambrato intenso prodotta al 40% con castagne. Al naso profumi di vaniglia e castagna. Il sapore di castagna è persistente.

Cubulteria (Karma). Gradazione: 6.5%. Birra dal profumo del grano, aromatizzata con buccia d'arancia e cannella. Dolce e dal retrogusto dotato di una buona acidità. Il finale è agrumato.

Stim Bir (Birra del Borgo). Gradazione: 4.5%. Birra ambrata che al naso richiama i sentori del caffè. All'assaggio si apprezzano subito le note amare che scompaiono poco dopo.

Nora (Baladin). Gradazione: 6.8%. Birra 'egizia' dal color rame. Frizzante, fresca, equilibrata.

Lemon Ale (Karma). Gradazione: 5.5%. Birra di frumento realizzata con l'aggiunta di buccia di limoni di Sorrento. Il profumo e il sapore di limone sono intensi e persistenti.

Wabi (Orso Verde). Gradazione: 4.8%. Birra Bionda dall'odore caramellato e profumi di mandorla. Spiccatamente amara.

Dorina (Troll). Gradazione: 5.2%. Birra dal colore della resina, caratterizzata da profumi floreali e un retrogusto agrumato. Equilibrata.

Elixir (Baladin). Gradazione: 10.0%. Birra ambrata prodotta da lieviti del whisky, che ne caratterizzano il gusto e l'odore. Alcolica e amara.

Noviluna (Maiella). Gradazione: 5.9%. Birra di frumento dagli intensi odori floreali, fresca e beverina.

La9 (L'Olmaia). Gradazione: 6.5%. Birra ambrata, dall'odore erbaceo. Gusto amaro e finale erbaceo.

33Dorata (Birra dle Borgo). Gradazione: 5.5%. Birra ipa chiara dalle note erbacee e dal gusto amaro.

Super (Baladin). Gradazione: 8.0%. Birra ambrata dall'odore fruttato. Dal sapore alcolico non persistente e equilibrata nel finale.

L'Una (Opperbacco). Gradazione: 6.4%. Birra color miele, leggermente corposa. Odori di frutta secca, equilibrata e beverina.

Negramara (Birranova). Gradazione: 4.5%. Birra color rame dall'odore del caramello. Frizzantina e leggermente amara.

Duchessic (Birra del Borgo). Gradazione: 5.2%. Birra che nasce dal blend di Duchessa e Lambic di Cantillon. La fusione regala intensi profumi di olive, che si ritrovano anche nel sapore. Finale acidulo.

Contessa (Amiata). Gradazione: 6.8%. Birra chiara poco frizzante e dal corpo leggero. Ipa dal sapore amaro ed erbaceo e dal finale agrumato.

33Bruna (Birra del Borgo). Gradazione: 9.0%. Birra d'ispirazione trappista, corposa, color caffè. Sentori di caffè e cacao.

Bianca (Maltus Faber). Gradazione: 4.7%. Birra color miele di buona corposità. Colpisce la frizzantezza iniziale che sfuma nel finale. Profumo fruttato.

Rehop (Toccalmatto). Gradazione: 5.0%. Pale Ale chiara dall'odore fruttato e finale amaro.

33Triple (Birra del Borgo). Gradazione: 9.5%. Birra 'd'abbazia' dorata, alcolica. Esagerata nella misura 0.33 cl.

Black Rebel (Citabiunda). Gradazione: 4.0%. Stout aromatizzata alla menta, che ne caratterizza decisamente il sapore. Al naso profumi di menta e liquirizia.

Tosta (Pausa Cafè). Gradazione: 12.5%. Birra ispirata ai Barley Wine inglesi. Dal profumo di cacao e cannella è una birra dalla schiuma compatta, corposa, dal gusto liquoroso.

Baluba (Birrificio di Como). Gradazione: 6.9%. Birra scura prodotta con castagne e frutta secca. Equilibrata e rotonda, regala un gusto finale di caffè freddo.

Vigneronne (Cantillon). Gradazione: 5.0%. Lambic servita nella misura 0.2 cl. Sapore aspro e acidulo.

L'Una Rossa (Opperbacco). Gradazione: 6.4%. Saison atipica dal colore ambrato intenso, dall'odore alcolico. Finale amaro e erbaceo.

Acerbus (Croce di Malto). Gradazione: 6.0%. Bitter Ale, dal corpo leggero, beverina. All'olfatto si nasconde l'amaro classico delle bitter, che si ritrova al palato.

Shangri-La (Troll). Gradazione: 8.5%. Birra ambrata prodotta con spezie Himalayane. Equilibrata.

Trashy Blonde (Brewdog). Gradazione: 4.4%. Birra chiara prodotta con luppoli Neozelandesi. All'odore è poco amara, al palato risulta equilibrata e dal corpo leggero. Finale amaro con sentori di frutta e fiori.

Caos Theory (Brewdog). Gradazione: 7.1%. Ipa prodotta con luppoli Neozelandesi. Al naso è luppolata e maltata, decisa nel sapore amaro e fruttato.

Porpora (Lambrate). Gradazione: 5.8%. Bock ambrata dalle note maltate. In bocca fresca ed erbacea, finale amaro.

Triplexxx (Croce di Malto). Gradazione: 7.8%. Ispirata alle triple, speziata, frizzante. Dal corpo leggero e beverina.

Patela (Troll). Gradazione: 7.2%. D'ispirazione 'monastica', è caratterizzata da un colore aranciato. Al naso sentori di spezie, al palato equilibrata.

La5 (L'Olmaia). Gradazione: 5.8%. Chiara, al naso note di malto, in bocca finale erbaceo persistente.

Rubus (Birra del Borgo). Gradazione: 4.6%. Birra aromatizzata al lampone. Fresca, frizzantina, dal sapore fruttato e acidula nel finale.

Hauria (Croce di Malto). Gradazione: 5.0%. Birra in stile Kolsch, dal naso luppolato e dal sapore erbaceo poco persistente nel finale.

4.7 (Opperbacco). Gradazione: 4.7%. Chiara, dall'odore ferroso. Il sapore è erbaceo e leggermente fruttato, il finale è amaro poco persistente.

Nanny State (Brewdog). Gradazione: 1.0%. Birra scura che al naso arriva pungente, amara e carica di luppolo; al gusto note balsamiche e caramellate, con un sapore amaro sempre persistente.

5 AM Saint (Brewdog). Gradazione: 5.0%. Birra dal color ambrato carico, stile IPA. Al naso fruttata, frizzantina, sapore erbaceo e amaro persistente.

77 Lager (Brewdog). Gradazione: 4.8%. Color resina, naso alcolico, luppolata.

Aldobrandesca (Amiata). Gradazione: 4.5%. Birra di castagna, colore dorato, ricorda le weiss. Al naso come al palato si avverte un sentore affumicato.

Nina (Baladin). Gradazione: 5.0%. Bitter ambrata dall'amaro morbido e piacevole.

Ligera (Lambrate). Gradazione: 4.5%. American pale ale dal colore biondo intenso. Al naso agrumata, in bocca amarognola.

Extra Brune (Maltus Faber). Gradazione: 10.0%. Birra scura d'ispirazione belga. Al naso alcolica, in bocca sapore prevalente di caffè e malto tostato. Corposa e alcolica.

Geuze (Cantillon). Gradazione: 5.0%. Lambic 'blended' con una leggera punta amarognola nel finale.

Reale V Anniversario (Birra del Borgo). Gradazione: 6.4%. Birra ambrata, al naso floreale, in bocca amaro erbaceo. Leggermente frizzante ma persistente.

P.V.K. (L'Olmaia). Gradazione: 4.5%. Birra bionda, torbida, ispirata alle weiss, prodotta con cereali della Val D'Orcia.

Ducale (Birra del Borgo). Gradazione: 8.5%. Birra scura, al naso note balsamiche e di miele di castagno. In bocca sapori che ricordano i tipici amari italiani.

Negramara Extra (Birranova). Gradazione: 7.4%. Birra dal colore ambrato carico. Il finale è amaro e secco.

Via Emilia (Birrificio del Ducato). Gradazione: 4.5%. Birra chiara ispirata alle pils. Finale luppolato.

Vertigo (Orso Verde). Gradazione: 7.5%. Birra ambrata scarica, equilibrata e beverina nonostante la gradazione.

Imperial Staut (Birra del Borgo). Gradazione: 10.0%. Birra scura spillata a pompa, dalla schiuma torbida torbida e cremosa, liquorosa. Al naso e al palato sentori di liquirizia e cacao, nel finale un leggero retrogusto di caffè.

Fumè Light (Birrificio di Como). Gradazione: 3.5%. Birra scurra prodotta con malti affumicati. Al naso profumo di caramello, in bocca un leggero sentore di affumicato, poco persistente. Frizzantina.

Rodersch (Bi-Dù). Gradazione: 5.0%. Birra chiara in stile kolsch, speziata, leggermente dolciastra, il finale è gradevolmente amaro.

Ipa (Troll). Gradazione: 6.0%. Ambrata scarica, torbida, servita spillata a pompa. Setosa in bocca, finale piacevolmente amaro, leggero ma poco persistente.

Enkir (Birra del Borgo). Gradazione: 6.1%. Birra dorata, al naso un fresco promufo fruttato. Prodotta con farro monococco, è un'ottima saison.

Genziana (Birra del Borgo). Gradazione: 6.1%. Saison dai profumi di vino spumante, agrumata, beverina, leggermente amara al primo impatto col palato.

Abboccata (Birranova). Gradazione: 5.8%. Bock ambrata, frizzantina, equilibrata. Finale acidulo.

Montestella (Lambrate). Gradazione: 4.5%. Bionda luppolata dal corpo leggero.

Blonde (Baladin). Gradazione: 5%. Bionda dal finale leggermente mielato.

Malthus Wiess (Birrificio di Como). Gradazione: 4.9%. Birra di frumento profumata ed equilibrata.

Isaac (Baladin). Gradazione: 5.5%. Blanche aromatizzata con coriandolo e scorsa d'arancia.

Bianca Piperita (Opperbacco). Gradazione: 4.2%. Blanche aromatizzata con menta piperita.

Sonica (Turan). Gradazione: 4.9%. Golden Ale ambrata, al naso profumo di cereali, corpo e gusto equilibrati al palato.

Nubia (Orso Verde). Gradazione: 6.5%. Stout 'potente', spillata a pompa, dalle note pronunciate di liquirizia e caffè.

Backdoor Bitter (Orso Verde). Gradazione: 4.8%. Bitter ambrata, naso fruttato e al palato un finale amaro erbaceo persistente.

Trebbiana (Birranova). Gradazione: 5%. Birra chiara sullo stile delle lager bavaresi.

Estivale (La Rulles). Gradazione: 5.2%. Bionda dal profumo fruttato e da un sapore amaro asciutto e persistente.

East India Pale Ale (Brooklyn Brewery). Gradazione: 6.8%. IPA ambrata ma con poco carattere.

Hardcore IPA (Brewdog). Gradazione: 9.2%. IPA ambrata dal grande carattere, al naso sentori di lievito, in bocca lascia una piacevole sensazione di asciutto e secco al palato data da intense note amare.

Amarcord di Cantina (Amarcord). Gradazione: 5.6%. Bionda ispirata alle Kellerbier, profumi di zenzero e finale lievemente acidulo.

Magnus (Croce di Malto). Gradazione: 7.4%. Birra d'abbazia color tonaca di frate, corposa, sentori di miele di catagno.

Saison Dupont (Dupont). Gradazione: 5.5%. Saison belga prodotta nella più classica delle tradizioni.

Panil Barriquée Sour (Torrechiara). Gradazione: 8.0%. Birra ambrata intensa, barricata, dalle caratteristiche note acidule.

Trebbiana Extra (Birranova). Gradazione: 7.4%. Strong lager dal finale luppolato.

Brooklyn Lager (Brooklyn Brewery). Gradazione: 5.2%. Leggermente ambrata, 'off-flavour' al naso e amaro persistente.

Quinta (Turan). Gradazione: 5.6%. Saison dorata prodotta con il miele della Tuscia, vellutata al palato con note mielate.

Bitter & Twisted (Harviestoun). Gradazione: 4.2%. Birra chiara dalle note agrumate, al palato leggermente amara, beverina.

Rebelde (Orso Verde). Gradazione: 7.5%. IPA ambrata, dal finale amaro persistente.

Reale (Birra del Borgo). Gradazione: 6.4%. Birra dal colore ambrato, al naso arrivano i luppoli americani e note fruttate, al palato amara ma equilibrata.

Marilyn (Birrificio di Como). Gradazione: 4.9%. Bionda in stile lager.

Triplipa Special Edition (Opperbacco). Gradazione: 7.1%. Birra ambrata prodotta con luppolo neozelandese (Nelson Sauvin), amaro deciso al palato.

Duchessa (Birra del Borgo). Gradazione: 6.2%. Birra dorata dal buon equilibrio tra note acidule e note amare.

Rude Boy (Toccalmatto). Gradazione: 5,6%. Color tonaca di frate, al naso profumi di lievito mentre al palato è amara ma risaltano note mielate e caramellate. Una IPA sui generis.

Witte (Trappe). Gradazione: 4,8%. Birra fresca e leggera, con sentori di lievito e frumento e naso leggermente speziato.

Reale Extra (Birra del Borgo). Gradazione: 4,8%. Variante della Reale, nella quale vengono impiegati luppoli americani (amarillo e warrior).

Saint Lavinus (Cantillon). Gradazione: 5,0%. Lambic maturato due anni con uve Merlot in botti di rovere francese. Color rubino intenso, i classici sentori Lambic s'intrecciano alle note vinose del Merlot.

Triple (Trappe). Gradazione: 8,0%. Birra d'abbazia dorata carica, naso floreale e speziato, finale lungo leggermente amaro.

Quadrupel (Trappe). Gradazione: 10,0%. Ambrata intensa, note ferrose al naso, in bocca è liquorosa, corposa, con sentori agrumati.

Febbre Alta (Troll). Gradazione: 7,8%. Birra ambrata molto profumata, floreale, speziata, profumi di erbe e frutta matura.

Daù (Troll). Gradazione: 3,9%. Saison dorata, naso speziato, al palato leggermente pepata e acidula.

Castagnale (Birra del Borgo). Gradazione: 4,2%. Birra alle castagne, ambrata, naso profumato, vellutata al palato, in bocca sentori di castagne essiccate.

Panada (Troll). Gradazione: 4,7%. Blanche prodotta con grano tenero e saraceno, aromatizzata con coriandolo e scorza di arancia amara, zenzero e foglie di una pianta tipica della macchia mediterranea ligure.

Supersonica (Turan). Gradazione: 4,6%. Rivisitazione più luppolata della Sonica.