Dalla birra sudata a quella incriminata: il Drinking Team beve quattro volte e poi trema, colpito da una monetina. E alla fine Bucefalo impenna
Un grave problema all'Open Night, forse. E se...? Il pensiero è ardito, vero. Ma se fosse un peso? Se fosse davvero un errore imperdonabile? Se tutto fosse rovinato da.....ma che?! Cosa? Di cosa si parla? Con ordine, piano. I problemi non sono pochi. La Drinking Socety è lì, sul tavolo del piano terra. Litigano, sì. Forse è eccesso di passione, ossessivo attaccamento al lavoro che stanno compiendo, con fatica, tutte le settimane. “Non ce sto! Basta! Canellate il mio nome, mettetece 'na barra sopra. Oh, Zoso, su Bibi mettice 'na barra rossa, io non me presento più”. Calmi, per favore calmi. Sì, sembra la fine, sembra il fallimento. Cosa accadrà effettivamente, è bene dirlo, si saprà solo la prossima settimana. Ma i dubbi amletici sulla serata trascorsa il 3 febbraio non finiscono qui. “Forse è stato un errore. Assaggià la Ke-To è stato un problema. Dopo de lei le altre so' tutte inferiori”. Caspita. Essere o non essere? Aria di crisi. Qual è stato il carburante sbagliato che ha generato questo ingolfamento imbarazzante? Tutto era cominciato due ore e mezza prima...
SETE E RITARDI – Zoso arrivava alle 22.40, circa (molto circa), fiatone e fronte imperlata. Gli altri erano già lì, da un pezzo. Già gli avevano scelto la birra. Bel gesto. Quanto è unita, forte, zeppa di riti fraterni questa Drinking Socety. Eh...Vabbè, comunque, i tre potevate osservarli già là, gole arse, desiderosi di innaffiare quelle ugole insecchite da una cena fugace, un pasto consumato in una Centocelle buia, e prossima a quella catalessi notturna che più le si addice. Quando entrava Zoso scopriva la presenza di due guest: Vincenzo e Giulia. Saluti calorosi a entrambi, più a Giulia, ovvio, per il lungo periodo di assenza dalla capitale. Finalmente Quattro, iniziavano tutti a bere, tra gli insulti (meritatissimi) per l'ultimo arrivato. Zoso e Andi sorseggiavano la Bucefalo e si dividevano sui giudizi. “Per me è la regina della serata”, Andi (appuntatevi queste frasi per la fine). “Ottima, ma non è la mia birra”, Zoso (anche le sue). Bibi degustava una 33 Ambrata. “Tie' Zoso, questa te piace! Bella amarognola, è 'a tua!”. Zoso provava e je piaceva, eh sì, ammazza se je piaceva, era 'a sua. Dani anche la provava e con fare alquanto “paperinesco” (dov'è la professionalità?) tirava in ballo sempre Maria.
MARIA BRIGHELLA – Sì, l'amica delle superiori, quella. Solo che, stavolta, la evocava nella sua veste più selvaggia. Cioè dopo che ha trascorso un mese in campeggio, senza doccia e bidet, quindi desolatamente rinunciataria alla toletta quotidiana. Fatti suoi se conosce 'sta Maria, fatti suoi. E tra un insulto e un altro, Dani offriva agli altri la sua scelta, una Panil Ambree. Apprezzata, sì, ma scarsa in personalità. La sete veniva stimolata sempre di più e giungeva il momento delle seconde. Andrea si buttava come un cucciolone sulla Brighella, un nome che è tutto un programma. Zoso si attestava sulla Cortociruiteo, maledicendo il mondo: non la capiva, gli sembra anonima. E gli altri, di certo, non lo aiutavano. “Sembra pasta. Sembra miele. Sembra qualcosa che mangiamo tutti i giorni”. Insomma: tutto e niente. Più niente che tutto. Bibi si destreggiava tra gli assaggi della già testata Bucefalo.
ROSSANA – Dani si gustava una birra che passava inosservata, veniva disprezzata, leggera come una piuma: Roxanne. “L'acqua di Roma – gridavano gli altri – si fa notare di più”. E così arrivavano alla terza scelta. Zoso e Bibi erano attratti da una Stout, la Brune, che era sì poco paragonabile al mondo irlandese ma non era così spregevole come Bibi la descriveva a tutti: “Sta de poco sopra la Roxanne”. Andi era perso nell'assaggio di una Centesimale, mentre Dani gustava una Triplipa, “giallo miele ambrosoli, dolce e amara al tempo stesso”. Sembrava tutto finito, ma a sorpresa il Team voleva arrivare a quota quattro birre.
QUARTA COR VELENO – E così prendevano, a tradimento per Andi che bramava il letto, tre Bia Ipa – provata a Vinnie e ribattezzata Ibrahim Ba – e una Lurisia10 (decisamente in secondo piano). La prima, col suo amarognolo che persiste come se fosse Campari e con l'odore di mosto, regalava a Zoso un'estasi di piacere. Agli altri non piaceva poi così tanto. Zoso voleva eleggerla regina, la Bucefalo a lui non era piaciuta (ricordate?). Andi, invece, l'aveva già eletta regina al primo sorso (anche qua, già detto). Si creava una piccola faida. Alla fine Bibi sposava la causa di Zoso in tutto e per tutto. Dani quella di Andi. Eccola, la monetina, la causa di tutti i mali. Giulia la tirava. Usciva il 2: vinceva la Bucefalo.
LA FINE – Ed eccoci tornati dove eravamo partiti. L'incazzatura di Bibi fa tremare tutti. Andi prova a rimediare, andando contro le regole: propone due regine. "Fellone!", grida qualcuno dalla sala delle birre straniere (R.i.p.). Alla fine escono tutti color Ke-To RePorter in volto. Una monetina ha colpito l'Open Night. Il Drinking Team ne è uscito ferito, un po' come Frisk a Roma-Dinamo. All'ingresso, al freddo e al gelo, non parla nessuno. Finché Bibi non rompe il ghiaccio. “Vabbè, a quando la prossima?”. Evviva la Bucefalo, allora. Evviva l'Open Night.
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